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Giro di prostituzione: sfruttata anche una sedicenne

La squadra mobile ha arrestato cinque persone e notificato quattro avvisi di garanzia. Per mesi la ragazzina sarebbe stata obbligata a prestazioni sessuali

ENNA. Un giro di prostituzione che ruotava attorno a una minorenne è stato scoperto dalla Squadra mobile di Enna, che nel corso di una operazione denominata 'Pandemia' ha arrestato cinque persone implicate in un giro di prostituzione minorile e notificato quattro informazioni di garanzia.    
Le indagini, dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, hanno accertato che una ragazzina di 16 anni veniva sfruttata dalla zia. Nove gli indagati, tra cui la donna, che è stata arrestata, mentre per gli altri quattro uomini la procura ha stabilito gli arresti domiciliari. Sarebbe stata la donna a indurre la ragazzina alla prostituzione, mentre gli uomini avrebbero pagato per le prestazioni sessuali. La vicenda sarebbe andata avanti per mesi: almeno dal dicembre 2011 fino al giugno di quest'anno.    
Da qualche tempo gli investigatori avevano notato che la donna, in orari in cui la ragazza avrebbe dovuto frequentare la scuola, accompagnava la giovane nei suoi numerosi spostamenti in città. Una serie di intercettazioni e pedinamenti hanno confermato che la donna, pare una zia della giovane, faceva prostituire la ragazza, in cambio di denaro, a casa dei 'clienti', le cui abitazioni sono state perquisite. Le indagini proseguono per scoprire se ci siano altre persone coinvolte nel giro.


SFRUTTAVA RAGAZZA PER GIOCARE A SLOT MACHINE. Gli arrestati nell'operazione antiprostituzione a Enna, oltre alla casalinga accusata di induzione alla prostituzione di una minore, sono un manovale, un coltivatore diretto, un autotrasportatore e un allevatore, accusati di atti sessuali con minorenne in cambio di denaro o altra utilità. Secondo gli investigatori della squadra mobile anche la donna che "vendeva" la sedicenne era una prostituta. Coi soldi che incassava la donna andava a giocare alle slot machines in diversi bar e sale giochi, come hanno scoperto i poliziotti Tra gli indagati vi è un dipendente del comune di Enna al quale si era rivolta la donna chiedendo la risoluzione di un problema. Il favore sarebbe stato ricambiato con una prestazione sessuale nell'ufficio comunale.

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