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Illegittima adesione all’Ato, arriva il commissario

In mancanza del ripensamento, sarà lo stesso funzionario mandato da Palermo a revocare la delibera

PIAZZA ARMERINA. La Regione Siciliana commissaria il comune piazzese diffidandolo a revocare l'adesione all'Ato Rifiuti Cl12, giudicata illegittima. Ma il sindaco Carmelo Nigrelli ha già annunciato il ricorso al Tar di Catania.
Si trasforma in un braccio di ferro giudiziario la decisione del Comune, già deliberata da giunta e consiglio, di lasciare l'Ato Rifiuti di Enna per aderire a quello di Caltanissetta, giudicato più affidabile e sano dal punto di vista finanziario. Il commissario ad acta, il funzionario regionale Eugenio Amato, si è già insediato e ha dato tre giorni di tempo all'aula consiliare per fare dietro front e revocare il passaggio all'Ato nisseno.
In mancanza sarà lo stesso funzionario mandato da Palermo a revocare l'adesione e a formalizzare il passaggio all'Ato Rifiuti di Enna. Ieri pomeriggio in seno alla conferenza dei capigruppo consiliari il presidente Giuseppe Venezia avrebbe dovuto informare gli altri capigruppo del decreto di commissariamento e della diffida, ma si è ritrovato alla sala riunioni del palazzo comunale solo con il capogruppo del Partito democratico Riccardo Calamaio. L'opposizione, infatti, proprio da mercoledì pomeriggio ha deciso di disertare tutte le sedute della conferenza dei capigruppo come forma di protesta nei confronti della presidenza Venezia ritenuta non superpartes.
L'ufficio di Presidenza dell'aula, intanto, proprio in queste ore notificherà il provvedimento regionale a tutti i consiglieri comunali. Il consiglio comunale agli inizi di agosto, con un voto quasi all'unanimità, aveva approvato la proposta della giunta comunale di passare con Caltanissetta, decidendo di dare una nuova chance agli utenti piazzesi dopo anni di disservizi nella raccolta dei rifiuti solidi urbani. Nell'Ato Cl si fa da tempo la raccolta porta a porta con la differenziata che arriva al 65 per cento in alcuni comuni, il costo del servizio rimarrebbe uguale, mentre quello di discarica, essendo proporzionale ai chili scaricati, diminuirebbe proprio grazie alla differenziata. Potrebbero cioè realizzarsi economie di scala.
Ma a distanza di un mese e mezzo è arrivato lo stop dalla Regione. «Daremo incarico ad un avvocato e impugneremo davanti al Tar questo commissariamento che giudichiamo ingiusto e sbagliato», ha detto il sindaco Nigrelli. L'intricata questione avrebbe fatto emergere, però, un aspetto delicato. Essendo la diffida indirizzata al consiglio comunale può essere la giunta a fare ricorso al Tar? O serve piuttosto un mandato da parte dello stesso consiglio comunale con un voto che autorizzi il sindaco a percorrere le vie legali? Il dubbio è all'esame del presidente Giuseppe Venezia. Non è escluso un aggiornamento dell'ultima ora dell'ordine del giorno di questo pomeriggio, quando alle 18 partirà una seduta già programmata dell'aula per il Bilancio di Previsione 2012.

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