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Brucellosi, contagio umano: sette ricoverati

Le persone, di Barrafranca, Piazza Armerina e Aidone, sono state infettate negli ultimi tre mesi. Responsabile Asp: quasi certi su provenienza locale

ENNA. Sette persone di Barrafranca, Piazza Armerina e Aidone sono state infettate dalla brucellosi negli ultimi tre mesi. L'allarme è lanciato dal responsabile del Dipartimento di prevenzione e salute pubblica dell'Asp Ireneo Sferrazza. I sette si stanno curando e le loro condizioni fortunatamente non sono ritenute gravi, anche perché la brucellosi ormai raramente porta a conseguenze letali. Ma il problema c'è e va affrontato in fretta: esistono ceppi della malattia che hanno conseguenze devastanti sull'organismo umano.
Il direttore Sferrazza sottolinea che le situazioni più al limite si registrano a Barrafranca (dove sono avvenuti 4 casi di brucellosi umana, poi due a Piazza e uno a Aidone), dove sono stati trovati allevamenti infetti e dove gli esperti hanno individuato un laboratorio artigianale per la produzione di latticini - formaggi o ricotte - assolutamente abusivo.
Sulla carta non esiste, ma «ci risulta - spiegano le autorità sanitarie - che tanta gente fa la fila per rifornirsi là». È stato così interessato il Comune. E il sindaco Salvatore Lupo ha già al vaglio una serie di misure sanitarie urgenti. «Inoltre ci risulta che in alcune feste private sono state fatte degustazioni di latte e formaggi provenienti da allevatori i cui capi erano infetti - spiega ancora Sferrazza - per cui stiamo svolgendo indagini epidemiologiche. Siamo quasi certi che l'infezione abbia provenienza locale».
Un servizio nell'edizione di Enna del Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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