ENNA. Alla Questura di Enna si è chiusa con 18 richieste di regolarizzazione di manodopera straniera in nero la finestra concessa dal governo, una "sanatoria", secondo alcuni, per i lavoratori. Un dato bassissimo, se si tiene conto che in passato dalla provincia di Enna erano pervenute decine - in alcuni anni anche centinaia - di richieste di manodopera, attraverso i flussi regolari. In quest'occasione però c'era semplicemente da sanare la posizione dei lavoratori non regolari. E gli uffici del vicequestore Fernando Sardo, dirigente dell'Ufficio immigrazione della Questura, hanno chiuso con meno di venti domande. Adesso scatteranno i controlli a tappeto: chi fosse colto a far lavorare immigrati non regolari rischia pesanti sanzioni. A giocare contro le possibilità di accedere alla sanatoria, mantennedo basso il numero di richiedenti, secondo alcune organizzazioni sindacali, ci sono gli "alti costi" di accesso.
Manodopera straniera, solo 18 richieste di regolarizzazione
Dato in netto calo rispetto al passato. Adesso scatteranno i controlli a tappeto contro il lavoro nero: si rischiano pesanti sanzioni
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