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Piazza Armerina, su Irpef e Imu si cerca l’accordo

Giunta di centrosinistra e opposizione di centrodestra attorno allo stesso tavolo per concertare le aliquote

PIAZZA ARMERINA. Giunta di centrosinistra e opposizione di centrodestra attorno allo stesso tavolo per concertare le aliquote di Irpef e Imu, le due imposte necessarie ad evitare il dissesto e lo sforamento del patto di stabilità. Seduta congiunta delle commissioni consiliari Affari Generali e Bilancio, con l'invito allargato a tutti i capigruppo, alla quale prenderanno parte il vicesindaco Teodoro Ribilotta, il ragioniere capo Alfonso Catalano, e il dirigente del settore Tributi Giuseppe Baiunco.
Ci sono da racimolare con urgenza previsioni d'entrata di 3 milioni di euro per compensare i minori trasferimenti da Stato e Regione, oltre ad 1 milione di euro per garantire il rispetto del patto di stabilità. I regolamenti delle due imposte verranno rimodulati, ma la coperta è abbastanza corta, per cui se si alleggerisce l'addizionale Irpef andrà appesantito l'Imu, togliendo alcune agevolazioni previste per i proprietari di seconde case. Dovrebbe rimanere confermata l'esenzione dall'addizionale per tutti i redditi inferiori a 15 euro l'anno. La concertazione scattata nelle ultime 48 ore dovrebbe portare ad aliquote «condivise» in vista del consiglio comunale di questo pomeriggio, in programma a partire dalle 19. Ieri mattina si sono susseguiti contatti tra alcuni capigruppo delle opposizioni e i dirigenti degli uffici Economico finanziario e Tributi. Ripetuti anche in mattinata gli incontri tra il vicesindaco Ribilotta e i due dirigenti Catalano e Baiunco per definire le bozze alternative da sottoporre in via preventiva alle opposizioni per evitare ulteriori scontri in consiglio. Il servizio Economico finanziario, inoltre, sembra abbia deciso di non applicare la procedura d'urgenza che prevedeva una relazione da inviare sulla situazione finanziaria alla Corte dei Conti. Un clima sicuramente più disteso rispetto allo scontro durissimo dei giorni scorsi che aveva portato il centrodestra a bocciare la prima bozza di addizionale Irpef arrivata in aula e proposta dall'amministrazione guidata dal sindaco Carmelo Nigrelli. Una bocciatura che aveva provocato uno squilibrio di 900 mila euro nel bilancio di Previsione. Poi il rischio concreto di dissesto paventato dal ragioniere capo Catalano, con l'impatto sui conti e sul patto di stabilità, sembra abbiano avuto effetto sul muro contro muro tra le parti politiche. In realtà le forze di opposizione sapevano fin dall'inizio che il ricorso alle due imposte e alle tasche dei contribuenti piazzesi in questa fase rappresenterebbe l'unica ancora di salvataggio per salvare le casse comunali. Il centrodestra ha mostrato i muscoli, facendo leva sullo status di coalizione di maggioranza, pretendendo una maggiore considerazione da parte di Sala delle Luci che può contare solo su pochi consiglieri del Partito democratico. In ballo ci sono anche gli stipendi del personale e le ormai residue speranze di una stabilizzazione dei dipendenti precari.

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