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Incarichi a legali: aperta inchiesta su consulenze Ato

Nei prossimi giorni sarà disposta l'acquisizione di tutti gli atti sulla vicenda e poi deciderà se delegare le indagini alla polizia giudiziaria

ENNA. La Procura di Enna ha aperto un fascicolo sul caso degli incarichi conferiti a 14 legali, da parte dell'Ato rifiuti, per altrettante cause pendenti dinanzi al tribunale del lavoro, poi riunificate dal giudice. La vicenda, venuta alle luci delle ribalta in questi giorni, ha provocato una levata di scudi da parte di vari esponenti politici ennesi. Il procuratore Calogero Ferrotti ieri ha aperto un fascicolo modello 45, senza indagati né ipotesi di reato, al fine di verificare i fatti, approfondire le notizie di stampa e le dichiarazioni dei politici pubblicate dai media in questi giorni e comprendere se possano sussistere o meno ipotesi di reato.

Nei prossimi giorni il capo della Procura ennese disporrà l'acquisizione di tutti gli atti riguardanti la vicenda e poi deciderà se delegare le indagini, o meno, ad alcuni organi di polizia giudiziaria. Fonti di Procura sottolineano che l'apertura dell'inchiesta scaturisce proprio dalla lettura dei giornali e dei siti web, che hanno dato ampio risalto alla vicenda, ipotizzando contorni poco chiari a quanto accaduto. Non ci sarebbe nulla di strano, invece, secondo fonti vicine ad alcuni avvocati, perché si sarebbe fatto sempre così anche con altri enti: affidare più incarichi significa rispondere ad ogni azione con argomentazioni specifiche, indipendentemente dalla successiva riunificazione o meno. Sul caso è dell'ultima ora la presa di posizione del consigliere provinciale di Rc Salvatore Cacciato che ha presentato un'interrogazione, usando termini piuttosto duri e chiedendo al presidente della Provincia Giuseppe Monaco di riferire in aula, per chiarire "la verità sugli avvenimenti".

In particolare Cacciato chiede di sapere "se i due commissari liquidatori Giovanni Interlicchia e Michele Sutera possono agire disgiuntamente e, se così fosse quali garanzie possono esserci per una sana e corretta messa in liquidazione dell'Ato rifiuti". In ogni caso il consigliere di Rc chiede al presidente Monaco: "Quali azioni intende intraprendere se fossero state perpetrate operazioni gestionali in contrasto con le normative vigenti e con la morale pubblica". Cacciato è preoccupato e vuole fare chiarezza poiché essendo in piena campagna elettorale "elargire incarichi a qualunque titolo in questo contesto potrebbe portare a pensare ad uno scambio di voti". Il presidente Monaco è chiamato a comunicare se "altre società partecipate hanno conferito incarichi in questo ultimo periodo". Monaco comunque è stato anche lui particolarmente attento alla vicenda chiedendo immediatamente ragguagli al consigliere Sutera.

Il segretario provinciale dell'Udc Lorenzo Granata è arrivato perfino a chiedere le dimissioni dei due liquidatori. Ha commentato negativamente la vicenda anche Pippo Bruno coordinatore provinciale di Assoconsumatori: "Complimenti a chi doveva liquidare l'Ato rifiuti, ai controllori e infine al controllore dei controllori che inconfutabilmente ha sbagliato. Rimane un solo atto dignitoso, le dimissioni. Gli utenti non devono più fare i conti solo con i nuovi aumenti ma anche con nuovi incarichi. Complimenti davvero».

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