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"Sistema museale" a Piazza, accordo tra Chiesa e Comune

Rientrano nell'intesa il contenitore diocesano di piazza Duomo nel Simpa e tre chiese che compongono l'"Itinerario dei cavalieri"

PIAZZA ARMERINA. Il museo diocesano diventa parte integrante del sistema museale comunale (Simpa). Comune e Curia hanno trovato l'accordo per l'inserimento del contenitore museale diocesano di piazza Duomo nel Simpa. Saranno lo stesso sindaco Carmelo Nigrelli e il vescovo Michele Pennisi a firmare l'intesa che dovrebbe consentire di fare gioco di squadra nella gestione del patrimonio storico e culturale della città dei mosaici.

A rientrare nell'accordo, e quindi a far parte del sistema museale, anche tre chiese che compongono il cosiddetto «Itinerario dei cavalieri», costituito dalla Commenda dei Cavalieri di Malta, dalla chiesa del Carmine e dal Gran Priorato di Sant'Andrea.

Con il protocollo d'intesa la Chiesa armerina si impegna a fornire al museo diocesano dell'ex palazzo vescovile le opere d'arte in suo possesso, secondo un progetto museografico curato in modo autonomo dallo stesso settore Beni culturali della Curia. L'apertura del museo, inoltre, dovrà avvenire secondo orari che dovranno essere gli stessi per l'intero sistema.

Il sindaco Nigrelli e il vescovo Pennisi si impegnano anche a far diventare presto realtà il biglietto unico per l'accesso ai vari contenitori culturali, alcuni dei quali già in funzione come la pinacoteca comunale di via Monte, alla gestione dei servizi aggiuntivi e alle relazioni con gli operatori turistici nazionali e internazionali. Museo diocesano e chiese dell'itinerario dei cavalieri saranno ricomprese nelle azioni promozionali portate avanti dal Comune per far conoscere il Simpa. Un rappresentante della Diocesi, poi, farà parte del comitato scientifico previsto con la delibera istitutiva del Simpa. Insomma, Diocesi e Comune cercano di marciare insieme.

Il sistema museale della città, istituito nell'autunno del 2011, all'inizio comprenderà cinque siti: la Pinacoteca, la Mostra permanente del Libro Antico all'ex Collegio dei Gesuiti, il teatro Garibaldi e la mostra permanente della Civiltà mineraria della Lega Zolfatai e la mostra archeologica «Marmi ritrovati e marmi colorati» di via Cavour. Quest'ultima è in attesa di essere trasferita in uno dei locali di Palazzo Trigona. A entrare a far parte dello stesso sistema, di recente, anche il futuro museo di Palazzo Trigona, sede del Parco Archeologico della Villa Romana del Casale.

Il Comune ha con delibera aderito nei giorni scorsi ad una Ats, un'associazione temporanea di scopo, con capofila la coop «Pietro Farinato», per prendere parte ad un bando pubblico dell'assessorato regionale ai Beni culturali con cui vengono assegnati fondi per la gestione delle risorse culturali.

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