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Scongiurato il blackout idrico Ma in provincia resta l’emergenza

Continuerà ancora per settimane l’erogazione a giorni alterni. La diga Ancipa servirà sette Comuni in meno, decisione in prefettura

ENNA. È sempre più emergenza idrica nell'Ennese. Ma la soluzione-tampone, stavolta, arriverà con l'aiuto di altre zone della Sicilia: l'acqua sarà erogata a giorni alterni ancora per qualche settimana, ma non si rischierebbe il black-out idrico, perché fin quando non sarà finita la siccità, che ha quasi prosciugato la diga Ancipa, scende a tredici su venti il numero dei comuni ennesi serviti dall'invaso.

L'Ancipa, in tempi normali, approvvigiona oltre trenta città di cinque diverse province della Sicilia. Dalla diga troinese saranno prelevati solo 175 litri d'acqua al secondo, meno della metà rispetto ai tempi normali, che però dovrebbero bastare ad approvvigionare a giorni alterni tredici cittadine dell'Ennese, poi la catanese Raddusa, le palermitane Alimena e Gangi e la messinese Capizzi.

Le altre sette città della provincia di Enna, che dunque non saranno approvvigionate dall'Ancipa, sono Catenanuova, Centuripe e Regalbuto, alimentate dall'acquedotto Sollazzo; e Aidone, Piazza Armerina, Valguarnera, dall'acquedotto Blufi, che erogherà 32 litri d'acqua al secondo; e Pietraperzia, approvvigionata da altre fonti. Riguardo al capoluogo, inoltre, adesso l'acqua arriverà a giorni alterni anche a Pergusa, che è alimentata anche da fonti proprie, cioè dai pozzi di Bannata, Bannatella e Furma, per 20 litri al secondo.

Lo ha deciso un tavolo tecnico che si è svolto a Palermo, dopo che il prefetto Clara Minerva aveva convocato tutti a Enna per fare il punto della situazione. Nella riunione palermitana si è fatto il punto e si è deciso di razionare i prelievi dall'Ancipa, cercando di intaccare il meno possibile gli ennesi. E dunque si punta sulla «solidarietà» dagli altri acquedotti, che avrebbero subito un po' meno la siccità di questi mesi o che, comunque, sarebbero in condizione di farlo.

A Palermo c'erano Stefano Guccione e Alessandro Dottore, rispettivamente, per l'Ato idrico e Acqua Enna (la società d'ambito). L'attuale situazione potrebbe andare avanti anche per più di un mese, ma gli esperti si augurano di no. E comunque sostengono che le piogge, finalmente, sarebbero in arrivo, dopo che le precipitazioni di questi giorni si sono rivelate meno copiose di quanto non ci si aspettasse. Il dato positivo è che non si sono registrati, almeno sinora, i nubifragi che negli anni passati hanno messo letteralmente in ginocchio agricoltura e viabilità ennese.

Ma il rovescio della medaglia, com'è evidente, segna il proseguire della siccità: la quantità di acqua alla diga Ancipa non sarebbe salita, e comunque resta sotto il livello di allerta. La speranza, infine, è che si finiscano presto i lavori alla diga Ancipa, per potenziarla e fare sì che in futuro simili emergenze - la più nera di questi anni, nel 2006, fu un autentico caso regionale, con tanto di autobotti in giro per gli uffici e erogazioni ogni tre o quattro giorni - possano essere solo un lontano ricordo: attualmente l'invaso si può riempire solo fino a 15 milioni di metri cubi d'acqua, ma in futuro, grazie ai lavori effettuati dall'Enel power, questa quota si dovrebbe raddoppiare.

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