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Provincia, rientra il "caso Greco" "Non abbandono la nave che affonda"

Domani alle 16 torna a riunirsi il Consiglio con due argomenti di peso: variazioni di bilancio ed estinzione dei mutui

ENNA. Domani alle 16 torna a riunirsi il consiglio provinciale con due argomenti importanti per la vita della provincia: variazioni di bilancio ed estinzioni dei mutui. Con il primo argomento l'amministrazione intende movimentare circa 800 mila euro. Senza questo passaggio la Provincia rischia la paralisi. L'estinzione dei mutui sono invece importanti per poter utilizzare somme che oggi sono vincolate dal patto di stabilità.

Intanto c'è da registrare che il presidente del consiglio Massimo Greco rimane al suo posto dopo il dibattito in aula di mercoledì sera. I consiglieri che si sono susseguiti negli interventi hanno ribadito la fiducia e l'apprezzamento per il lavoro svolto da Greco. Un pizzico di polemica solo dal capogruppo del Pdl Francesco Spedale. Ha sostenuto che le dimissioni le avrebbe dovute annunciare prima al partito e poi eventualmente in aula. Ma sempre dentro il Pdl c'è stata l'opera «infaticabile» di Salvo La Porta per non far dimettere Greco: «Mancano pochi mesi alla fine della consiliatura e la Provincia è attesa da numerose decisioni essenziali per il territorio. Sarebbe una iattura dividerci per l'elezione di un nuovo presidente». Giuseppe Cimino Mpa ha ribadito che le «dimissioni non vanno discusse». Per Massimiliano La Malfa Pd: «È un problema del presidente».

Giovedì mattina Greco ha confermato che rimarrà alla guida del consiglio: «Non voglio che mi si accusi di abbandonare la nave mentre affonda. L'alto senso delle Istituzioni, riconosciutomi dagli stessi consiglieri in aula, per questo li ringrazio, mi dice che è opportuno e corretto non paralizzare i lavori». Quindi niente passo indietro ma impegno continuo. A breve ci sarà da giocare la partita legislativa sul riordino delle Province senza dimenticare le misure, quali il patto di stabilità «che erodono e snaturano l'azione politica e amministrativa dell'ente».

Le annunciate dimissioni hanno centrato un risultato: «Ho inteso stimolare il dibattito per riallacciare il rapporto con i cittadini. All'antipolitica si risponde con la buona politica e il buon governo». Come detto sono stati numerosi gli interventi fra gli altri Alloro, Bannò, Nicastro, Granata, Comito, Colianni, Buscemi, La Malfa. Da sottolineare la presa di posizione di Salvatore Ferrara Pdl: «Non è Greco che si deve dimettere, ma l'intero consiglio e l'amministrazione perché con queste misure siamo commissariati di fatto».

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