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Pioggia e neve riempiono l’Ancipa: finita l’emergenza idrica in provincia

A breve terminerà l’erogazione a giorni alterni. Con le precipitazioni il livello dell’acqua si è quintuplicato nell’arco di una settimana

ENNA. Nella diga Ancipa, l'invaso da cui dipende l'approvvigionamento idrico di quasi tutta la provincia di Enna e di altre zone della Sicilia, il livello dell'acqua si è quintuplicato nell'arco di una settimana. Lo si deve alla neve e alle piogge dei giorni scorsi. E per questo, entro il fine settimana, arriverà l'atteso stop ai turni dell'erogazione: l'acqua scorrerà dai rubinetti tutti i giorni, non più a giorni alterni.
Il livello dell'acqua è passato da poco meno di trecentomila metri cubi a un milione 200 mila in una settimana. E così il Dipartimento regionale per i rifiuti e le acque ha dichiarato chiusa, sperando che l'invaso si riempia sempre più (magari fino a raggiungere i 10 milioni di metri cubi), la crisi idrica della provincia. Il fondo si era toccato il 3 dicembre scorso, quando si era scesi a 134 mila metri cubi. Ci volle una settimana per passare da 134 a 280, poi gli ultimi giorni sono stati ancor più proficui, sul fronte delle precipitazioni. La decisione del Dipartimento regionale è stata presa al termine di una riunione svoltasi a Palermo, fra Giusto Ingrassia del Dipartimento regionale e Stefano Guccione, direttore dell'Ato idrico di Enna; alla presenza dei rappresentanti di Sicilia Acque, l'ente che si occupa dei prelievi; e di Acqua Enna, la società che gestisce l'erogazione idrica. Adesso, grazie all'incremento innescato dalle piogge, si possono prelevare 200 litri di acqua al secondo: i tecnici sembrano orientati a mantenere relativamente basso il livello dei prelievi prima di tornare alla normalità, in attesa che il riempimento raggiunga una soglia ancor più alta. In tempi di abbondanza, si ricorda, dall'invaso vengono prelevati quasi 400 litri di acqua al secondo. Adesso, considerato che per il momento alcuni comuni restano approvvigionati da altre fonti, si torna alla normalità. Al momento rimarrebbero infatti 14 le città dell'Ennese approvvigionate dall'Ancipa, che in tempi normali alimenta oltre trenta cittadine di cinque diverse province della Sicilia. Al capoluogo saranno indirizzati 65 litri di acqua al secondo, e la città di Enna è approvvigionata anche, per altri 20 litri al secondo, dai pozzi comunali.
Da Acqua Enna e dall'Ato idrico è già stata data comunicazione alla Prefettura: il prefetto Clara Minerva ha seguito sin dall'inizio l'evolversi della situazione, per evitare che si creasse una situazione di emergenza totale, come avvenuto nell'autunno del 2006, che fu contrassegnato da disagi, razionamenti e turni dell'erogazione durati sino a ridosso di Natale. Dunque le timide piogge, che avevano fatto risalire il livello di acqua a fine novembre - dando l'impressione che i segnali fossero tutti positivi - si sono rivelate ben poca roba: solo negli ultimi dieci giorni è cominciata la vera inversione di tendenza. Il 3 dicembre scorso ogni secondo, dalla diga, venivano prelevati 156 litri d'acqua, mentre ne entravano mediamente solo 100. Il rapporto poi ha iniziato a ribaltarsi e gli esperti si dicono fiduciosi perché le previsioni, per le prossime settimane e i prossimi mesi, prevedono ancora ulteriori precipitazioni.

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