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Le poesie del falegname Scibona diventano patrimonio della biblioteca

Le "stupidaggini" del poeta piazzese sono state acquisite dal Comune che ha preso il manoscritto “I mì f’ssarì”

PIAZZA ARMERINA. Le “stupidaggini” del poeta e falegname piazzese Carmelo Scibona diventano patrimonio pubblico della biblioteca comunale. Il Comune ieri mattina ha acquisito il manoscritto “I mì f’ssarì” (Le mie stupidaggini), la raccolta di poesie dialettali in gallo-italico scritta nei primi decenni del novecento e nota anche come “U Cardubu”, il calabrone, per sottolinearne l’intento satirico e pungente che anima i versi rigorosamente scritti in vernacolo piazzese. È stata la professoressa Salvina Ciffo Arena, nuora del Podestà Antonino Arena che nel periodo fascista acquisì l’opera dall’amico falegname, a donare il libro originale al Comune. “Si tratta di un gesto dettato dal senso civico”, ha spiegato la professoressa Arena, incontrando il sindaco Carmelo Nigrelli alla Sala delle Luci del palazzo comunale.

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