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Villa Romana, commercio nel caos Battaglia per licenze e box vendita

Nuova manifestazione nell’atrio di Palazzo Fundrò con striscioni e slogan. Oggi ancora un sit-in

PIAZZA ARMERINA. "Si continuerà ad oltranza, fino a quando le nostre ragioni saranno accolte e la dignità dei lavoratori sarà riconosciuta". Al secondo giorno di protesta i sindacati di categoria Confcommercio, Confesercenti, Fiva, Anva e Cna contro la sistemazione della nuova area commerciale della Villa Romana del Casale. I 30 venditori di souvenir del sito Unesco chiedono la revoca immediata del bando pubblico comunale che assegna 26 posti e il cambio della licenza da C (itinerante) ad A (a posto fisso). Anche ieri mattina gli operatori commerciali hanno appeso striscioni all'interno dell'atrio Fundrò, sotto il palazzo comunale, e allestito il presidio di protesta con un tavolo e alcune sedie per esprimere il proprio forte malcontento. Stamani nuovo sit in, dalle 9 alle 20, ma in mancanza di uno sblocco della vertenza non viene escluso uno spostamento della protesta direttamente ai cancelli del sito archeologico di contrada Casale. Giovedì i rappresentanti sindacali, intanto, incontreranno a Palermo un funzionario dell'assessorato regionale alle Attività produttive, alla presenza anche del vicepresidente dell'Ars Antonio Venturino.

Chiederanno un parere tecnico proprio sul tema del mancato cambio della licenza. Venerdì, invece, il confronto si sposterà in consiglio comunale. E intanto non si placano le polemiche delle principali organizzazioni sindacali con l'amministrazione comunale. Il presidente della delegazione comunale Confcommercio, Luigi Vivacqua, replica senza mezze misure alle accuse lanciate dal vice sindaco Teodoro Ribilotta sulla vicenda: "Fa sorridere l'affermazione di Ribilotta secondo cui l'attuale amministrazione ha la buona volontà di proseguire nella strada del dialogo nel rispetto delle regole, come può parlare di prosecuzione del dialogo se ha sempre dimostrato sordità, rigidità e incapacità di interagire costruttivamente con gli interlocutori". "Ribilotta ammetta che se oggi siamo arrivati a questo clima di tensione e di contrapposizione è proprio perché lui, vera anima nera dell'intera vicenda, ha sempre rifiutato il dialogo e il confronto, mettendoci puntualmente davanti al fatto compiuto", aggiunge Vivacqua. A rincarare la dose Salvatore Bonanno, presidente provinciale dell'Anva Confesercenti: "Ribilotta concentri le sue energie nel nuovo giocattolo dell'assessorato al Verde pubblico, la smetta di fare la morale agli altri, ammettendo piuttosto tutti i fallimenti che ha collezionato in quattro anni di gestione del commercio a Piazza". Il vicesindaco Ribilotta conferma la strada intrapresa: "Si va avanti con il bando pubblico comunale che scadrà il 12 gennaio per l'assegnazione di 26 posti, diamo attuazione ad un regolamento passato ai consiglieri comunali dalle organizzazioni sindacali stesse, si assumano ora la loro responsabilità".

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