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Accuse a Crisafulli, i circoli Pd: «Campagna diffamatoria»

I segretari scrivono una nota di solidarietà indirizzata a Bersani

ENNA. Solidarietà al senatore Mirello Crisafulli da tutti i segretari dei circoli del Pd della Provincia. Tutti, nessuno escluso, hanno sottoscritto una nota inviata ai vertici del partito nazionale e regionale per stigmatizzare la "campagna diffamatoria" del consigliere comunale di Agrigento Giuseppe Arnone e del giornale Il Fatto Quotidiano. Scrivono i 24 coordinatori dei circoli piddini: "Puntualmente, in ogni tornata elettorale con candidato il senatore Crisafulli si mette in moto una campagna denigratoria e diffamatoria" non solo nei suoi confronti "ma di tutto il Pd". Fanno la cronistoria degli avvenimenti: "Era già successo nel 2010 con Crisafulli vittorioso nelle primarie a sindaco ed oggi si ripete per il rinnovo del parlamento". I segretari dei circoli si augurano che "segreteria nazionale e regionale tutelino l'impegno e la passione di iscritti, militanti, simpatizzanti ed elettori che ad ogni tornata elettorale si impegnano affinchè il Pd risulti il partito più votato". Concludono: "La passione non può essere mortificata da soggetti che in preda ad un delirio di onnipotenza e di impunità millantano credito diffamando".
Singolarmente scende in campo anche il coordinatore del capoluogo Vittorio Di Gangi con un'altra nota al vertice del partito: "Mi spiace che i senatori Della Seta e Ferrante tentano di sovvertire le regole della commissione di garanzia riguardo la compatibilità delle candidature con il codice etico del Pd e attaccano Crisafulli e il segretario regionale Lupo". Di Gangi è anche componente della direzione regionale: "Sono stanco e stufo di assistere ad attacchi continui da parte di chi vuole affermare teoremi. Fanno riferimento a fatti chiusi pure dalla magistratura". Di Gangi conclude: "Anche se magistrati e tribunali non hanno emesso condanne questi soggetti si permettono di emettere sentenze inappellabili. Sarebbe bene occuparsi dei veri temi della campagna elettorale per far si che il centrosinistra risulti vincitore in questa competizione elettorale".
Sul caso Crisafulli è intervenuto anche il sindaco Paolo Garofalo con una sua nota inviata al segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani. "Arieccoli" attacca Garofalo ricordando le tappe della vicenda: "Crisafulli dieci anni fa venne indagato dalla Procura antimafia di Caltanissetta che dopo le indagini dispose l'archiviazione". Sottolinea poi che il senatore "intercettato su indagini che non lo riguardavano non ha ricevuto nessun avviso di garanzia". Il primo cittadino evidenzia come la Dia di Caltanissetta "non ha riscontrato nessun elemento di mafiosità".

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