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Passo carrabile senza autorizzazione: al via sanatoria fino alla fine di luglio

Superata la scadenza per mettersi in regola, l’amministrazione procederà ad un accertamento d'ufficio

ENNA. Coloro che usufruiscono di un passo carrabile e non hanno mai presentata richiesta di autorizzazione possono regolarizzare la loro posizione entro il termine improrogabile del 29 luglio con un'istanza rivolta al Comune.
Quest'avviso, a firma del sindaco Paolo Garofalo e dell'assessore al Bilancio Vittorio Di Gangi, è stato pubblicato nel sito internet del Comune. La domanda va redatta secondo quanto previsto dal regolamento per la disciplina dei passi carrabili approvato dal consiglio comunale con delibera n. 57 del 30 luglio scorso. Attenzione poiché superata da scadenza del 29 luglio il Comune procederà ad un accertamento d'ufficio. Attività già delegata al Nucleo operativo per il controllo del territorio ed il monitoraggio dei tributi locali costituito nello scorso giugno.
L'istanza di regolarizzazione è estesa anche ai titolari di autorizzazione passo carrabile alla data del 30 luglio scorso. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi agli uffici del Nucleo Operativo situati in piazza Vittorio Emanuele 5, telefono 0935.40474, fax 0935.22401. Orario di ricevimento per il pubblico, mercoledì dalle 10 alle 12,30. Intanto il consigliere comunale di Open Giovanni Contino commenta le dichiarazioni di Pippo Bruno, rappresentante di Assoconsumatori, che «pensa di bacchettare tutti i consessi civici della provincia in quanto fanno orecchie da mercante in una tacita acquiescenza sul problema rifiuti». Contino non ci sta: «Bruno dimentica il fallimento e l'acquiescenza dimostrata da altri rappresentanti della sua associazione quando hanno occupato con tanto insuccesso un posto di governo provinciale». Il consigliere di Open continua: «Volevo ricordare che nel 2006, in seguito ad una delle tante tariffazione fuori legge emesse dall'Ato rifiuti/Siciliambiente che riportava la dicitura «tariffe approvate dal consiglio comunale di Enna» l'allora presidente di Sala d'Euno, il sottoscritto, dichiarò che quanto riportato nelle bollette era falso e che il consiglio non aveva mai approvato tali tariffe».
Va ricordato che proprio su quelle dichiarazioni si aprì un dibattito a palazzo di città davvero partecipato. In quell'occasione «centrodestra e di centrosinistra denunciarono tale illegittimità». Non solo ma quella fu l'occasione per Contino di rompere definitivamente con il Pd e si dimise anche da presidente del consiglio comunale. «Il problema è stato costantemente attenzionato da Sala d'Euno - conclude Contino -. Abbiamo richiesto con diverse mozioni il piano economico finanziario, la raccolta differenziata. Abbiamo trattato la questione sulle numerose assunzioni, sulle spese del personale, sui stipendi d'oro proponendo percorsi per abbattere le tariffe. Solo nell'anno 2012 si è arrivati ad una legittimità amministrativa e procedurale, ma non certamente ad una legittimità dei costi, grazie alle forze politiche presenti a Sala d'Euno».

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