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Carnevale, il Comune ci ripensa: via associazione, lo organizziamo noi

Ad organizzare il carnevale pietrino 2013 non sarà più l'associazione giovanile Polites, con il patrocinio comunale, ma direttamente il Comune. «La scorrettezza di Polites colpisce ancora», si legge in comunicato stampa a firma «L'Amministrazione Comunale»

PIETRAPERZIA. Ad organizzare il carnevale pietrino 2013 non sarà più l'associazione giovanile Polites, con il patrocinio comunale, ma direttamente il Comune. «La scorrettezza di Polites colpisce ancora», si legge in comunicato stampa a firma «L'Amministrazione Comunale».
«Ci sembra doveroso informare la cittadinanza pietrina - si legge nel comunicato stampa - della decisione assunta dall'amministrazione comunale di revocare la collaborazione con l'associazione Polites». «Circa dieci giorni fa nel valutare l'organizzazione del carnevale - si legge ancora nel documento - abbiamo preferito la proposta dell'associazione Polites per correttezza, lealtà e cercando di dare a tutti la possibilità di contribuire al bene della comunità indipendentemente dal colore politico. Si trattava di curare i festeggiamenti in maschera insieme all'amministrazione comunale e con un contributo economico da parte di quest'ultima».
Il Comune e Polites avevano «strutturato, in collaborazione, un piano di lavoro dal giovedì grasso in poi con l'allestimento di carri, musica e tanto altro ancora».
«La suddetta associazione - scrive ancora l'amministrazione comunale - in modo scorretto e irrispettoso della fiducia accordatale, circa due giorni fa ha pregato i commercianti pietrini di contribuire all'allestimento del carnevale perché, come ha detto un suo membro, il Comune non sta organizzando nulla».
«È sicuramente un atteggiamento vergognoso - si legge ancora nel documento - screditare ed infamare chi dà fiducia con onestà e correttezza mettendo in prima linea l'impegno assunto con i cittadini». «L'amministrazione comunale - conclude il comunicato stampa - alla luce di questi fatti, ha deciso di organizzare il carnevale con le poche risorse di cui dispone e senza sperperare denaro pubblico, in maniera indipendente dall'associazione Polites».

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