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Chiude un’azienda ogni quattro giorni: crisi e tasse «soffocano» le imprese

Mortalità preoccupante nel 2012: a fronte di 926 nuove attività, mille e 25 sono state costrette a smettere

ENNA. In provincia di Enna nel 2012 ha chiuso una impresa ogni quasi quattro giorni. Lo dicono i dati forniti da Unioncamere secondo il bilancio consuntivo di fine anno di Infocamere e Movimprese sulla mortalità e natalità di aziende nel 2012. Sul nostro territorio dicono che nel 2012 il saldo tra nuove aziende icritte al registro imprese della Camera di commercio attualmente sotto la gestione commissariale del funzionario regionale nominato dalla Regione Giovanni Di Bella e quelle che hanno chiuso i battenti è negativo di 99 unità portando il numero complessivo di aziende iscritte alla Camera di Commercio a 15785. In pratica lo scorso anno in provincia di Enna hanno aperto 926 nuove imprese ma di contro a chiudere sono state 1025 con una contrazione in percentuale dello 0,62 per cento. E tra l'altro il dato ennese è il secondo peggiore delle 9 province siciliane visto che una percentuale ancora peggiore la fa segnare solo Agrigento con un -0,54 per cento. Meglio di Enna invece Trapani - 0,37, Caltanissetta con -0,31. Le altre provincie siciliane invece fanno segnare un saldo positivo. La migliore Siracusa con un più 1,15, seguita da Palermo 1,11, Messina più 0,84, Ragusa 0,70 e Catania 0,39 per cento. Seguendo le dinamiche trimestrali, nei primi 3 mesi del 2012 il saldo era stato pesantemente passivo di 167 unità per poi però diventare positivo sia nel secondo che nel terzo trimestre rispettivamente di 101 e 35 imprese. Nell'ultimo trimestre il saldo è ritornato ad essere nuovamente negativo di 66 unità facendo così chiudere l'anno a -99. Tra i settori che fanno segnare il saldo peggiore il commercio ma non quello legato alla grande distribuzione organizzata e l'artigianato che fa segnare un saldo di 35 imprese in meno portando il numero complessivo delle aziende di questo settore a circa 3400. Ritornando la dato complessivo considerando la crisi che sta devastando il territorio può essere per certi versi anche accettato anche se rimane lo stesso sotto la media nazionale che è positiva dello 0,3 per cento e di quella regionale addirittura superiore di un decimale di quella nazionale. Ma il dato del 2012 conferma che ormai da non meni di cinque anni il numero di imprese iscritte alla Camera di commercio continua inesorabilmente a diminuire. Dal 2008 al 2012 infatti il saldo negativo è di non meno di 300 unità. Infatti nel 2008 il numero complessivo di imprese sfiorava le 16200 mentre oggi invece sono sotto la soglia di 15900. Per quanto riguarda le forme giuridiche, continuano a crescere nel numero le società di persone, di capitali e le cosiddette "altre forme" ovvero cooperative consorzi mentre invece continuano a diminuire anche se però rimane di gran lunga la forma più numerosa, quella individuale.

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