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Pochi soldi e lavoro: quasi dimezzati i matrimoni a Piazza Armerina

Calo del 40 per cento delle nozze negli ultimi 15 anni, mentre il dato dell'ultimo anno fa segnare un meno 16

PIAZZA ARMERINA. Crollano le nozze nella città dei mosaici. Calo del 40 per cento dei matrimoni negli ultimi 15 anni, mentre il dato dell'ultimo anno fa segnare un meno 16 per cento. Aumento progressivo del costo della vita, crisi economica mondiale, un più tardivo ingresso nel mondo del lavoro da parte dei giovani, disoccupazione e salari bassi stanno portando in appena tre lustri a quasi un dimezzamento del grande passo. Il 2012 ha fatto registrare un minimo storico di matrimoni rispetto ai dati dell'ultimo decennio, con 97 coppie che hanno deciso di convolare a nozze rispetto alle 115 coppie dell'anno prima. Quindi un ulteriore drastica diminuzione. Sembrano lontanissimi i tempi del 1998, quando furono 162 i matrimoni in un anno. Numeri di un'altra Piazza e di un'altra Italia che ormai sembrano lontanissime. Una diminuzione di quasi il 40 per cento in 15 anni, in pratica 65 coppie in meno che decidono di costruire una famiglia e un futuro insieme. E si tratta di cifre destinate a non cambiare molto. Che il numero delle nozze nella città dei mosaici fosse in progressivo calo si era capito già da alcuni anni, con un 34 per cento in meno nel decennio 1998-2008. Ma al peggio non c'è mai fine, soprattutto quando si parla di dati statistici. Il 2010 aveva già mostrato un ulteriore calo dello scambio degli anelli e segnato un primo minimo storico con soli 97 matrimoni a fronte dei 129 del 2009. Il minimo storico si è ripetuto proprio nel 2012, così come era accaduto due anni prima. I dati del 2008 avevano fatto registrare 107 matrimoni in totale, ben 55 in meno rispetto a dieci anni prima, con un calo di circa il 34 per cento, maturato in modo progressivo di anno in anno con un decremento di circa cinque matrimoni in meno all'anno. Il picco verso il basso nello scambio degli anelli aveva portato negli ultimi anni ad una diminuzione di un terzo del numero dei matrimoni. E quindi un innalzamento progressivo dell'età media in cui ci si sposa. Diventa sempre più forte il timore di fare il grande passo e il pessimismo sociale ed economico dell'ultimo anno non aiuta certo ad un'inversione di marcia nel breve periodo. I dati forniti dai servizi Demografici comunali sono l'esatta fotografia amara dei nostri tempi difficili. Una diminuzione che ha visto perdere colpi tanto il matrimonio civile quanto quello religioso. Da ormai quindici anni si va sempre di meno all'altare e si fanno meno figli, se è vero che proprio qualche anno fa si è registrato il picco più basso di nuove nascite degli ultimi 50 anni.

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