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Quindici giudici e 5 pm via: anche l’Anm scende in campo

Giovedì scorso, alle 11, processi e cause si sono bloccati in tutta la Sicilia per 5 minuti contro i tagli agli organici

ENNA. Dopo gli avvocati, che hanno proclamato otto giorni di astensione dai processi in segno di protesta, anche l'Anm scende in campo contro i tagli agli organici che rischiano di svuotare i tribunali siciliani, fra cui Enna. E così giovedì scorso alle 11 processi e cause si sono bloccati in tutta la Sicilia per 5 minuti, per leggere le motivazioni del documento del sindacato delle toghe, presieduto a Caltanissetta dal giudice Giovanbattista Tona.

Nel distretto che riguarda Enna e Caltanissetta, si legge nel documento dell'Anm, verranno a mancare in tutto 15 giudici e 5 pm, una situazione ritenuta insostenibile. «L'attuazione di questa proposta - prosegue, in sintesi, il documento - comporterebbe in alcune realtà di minori dimensione (come la provincia di Enna, ndr.) la rinuncia da parte dello Stato alla prestazione del servizio giustizia». Il problema, secondo i giudici, è che si prevedono tagli dettati da una logica aritmetica, dal calcolo della popolazione e delle sopravvenienze, mettendo alla pari «il peso di una causa per recupero crediti o anche previdenziale e quello di un processo di criminalità organizzata o di bancarotta».

Dunque anche l'Anm protesta, dopo che il presidente dell'Ordine degli avvocati di Enna Giuseppe Spampinato ha proclamato, dopo una votazione a maggioranza dell'assemblea forense, una serrata dei legali, contro la carenza di magistrati e contro i futuri tagli degli organici della giustizia, che rischiano di paralizzare la giustizia ennese. Gli otto giorni di astensione dalle udienze inizieranno fra nove giorni, il 18 febbraio, e proseguiranno fino al 26. «Abbiamo anche deciso il coinvolgimento nelle nostre iniziative delle rappresentanze politiche e degli enti locali: è una battaglia per la tutela dei cittadini e del territorio», ha evidenziato inoltre il presidente Spampinato. L'avvocato Sinuhe Curcuraci, vice coordinatore regionale del Fli, giovedì alle 11 era a Caltanissetta.

«Abbiamo chiesto ai nostri deputati nazionali - spiega con in testa Fabio Granata e Carmelo Briguglio, di pretendere dal governo che si riveda l'improvvida decisione di tagliare i posti dei magistrati in Sicilia: solo a Enna si perderanno sei unità con il conseguente collasso della già precaria situazione odierna».

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