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Nicosia, casa circondariale sotto la scure

Dopo la soppressione del Tribunale e la ventilata scomparsa del punto nascite (in attesa di decisione), è il turno del penitenziario cittadino

NICOSIA. Dopo la paventata chiusura degli uffici giudiziari, poi diventata definitiva, e del punto nascita del Basilotta, per il quale si aspetta la decisione definitiva, che hanno catalizzato le principali preoccupazioni della città nel 2012, adesso la scure delle chiusure sembra abbattersi anche sulla casa circondariale cittadina. E se per il Tribunale, la questione è solo politica, e come ha avuto modo di spiegare il senatore Beppe Lumia il governatore Crocetta sta mettendo in atto una serie di azioni per riuscire a salvare tutti i tribunali minori siciliani, e quindi anche quello cittadino per il punto nascita del Basilotta la chiusura è solo paventata ma la speranza è che la deroga, ai 500 parti l'anno, diventi definitiva e non venga soppresso. A speralo sono non solo i nicosiani ma anche i paesi limitrofi che nel Basilotta hanno un punto di riferimento sanitario. Le due notizie, nel 2012, sono state al centro della cronaca e hanno animato la vita della città. Mentre il 2013 sembra che verrà al centro del dibattito la paventata chiusura della casa circondariale cittadina istituita subito dopo l'unità d'Italia. La soppressione della sede giudiziaria è per legge definitiva e il trasferimento alla sede accorpante di Enna si dovrebbe completare, se non interverranno nuove decisioni da parte del prossimo Governo centrale, entro il 13 settembre di quest'anno. Per il punto nascita invece è ancora tutto da decidere così come tutto da decidere è per la casa circondariale che ospita una cinquantina di detenuti che vivono in condizioni dignitose e per nulla paragonabili ad altri istituti di custodia afflitti da svariati problemi a partire da quello del sovraffollamento e delle condizioni igieniche precarie.  

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