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Nicosia, le cause penali rinviate a Enna

Tra lo sgomento, lo stupore e le proteste degli avvocati al Palazzo di giustizia ieri registrati i primi rinvii di cause al Tribunale del capoluogo

NICOSIA. Tra lo sgomento e le proteste degli avvocati ieri si sono registrati i primi rinvii di cause al Tribunale di Enna. Quando il giudice Giuseppe Tigano ha rinviato la prima causa penale ad Enna per il prossimo 23 ottobre, in aula è calato il silenzio. I tantissimi legali presenti hanno iniziato a chiedersi a vicenda se avessero capito bene. Sì, avevano capito bene e la notizia ha iniziato a diffondersi prima nei corridoi e poi anche fuori del Palazzo di giustizia. Intanto per questa sera prevista una riunione operativa organizzata dall'Anai e dal Coordinamento unitario per il tribunale a cui parteciperanno anche diversi consiglieri comunali. L'obiettivo è quello di programmare le nuove azioni da intraprendere.
Dal prossimo 13 settembre il Tribunale cittadino verrà accorpato a quello di Enna, la notizia è nota da mesi ma sull'operatività della decisione presa dal governo Monti non ci sono ancora elementi definitivi. Ad esempio non è stato ancora organizzato il trasloco che dovrà trasferire per lo meno centinaia e centinaia di fascicoli, per non parlare di tutti i mobili che dovranno andare ad arredare le stanze che dovranno ospitare dipendenti e magistrati al palazzo di giustizia di Enna, che però non si sarebbe ancora organizzato per ospitarli e a quanto pare non ci sarebbe ancora la disponibilità degli spazi. Inoltre i dipendenti che dovrebbero essere trasferiti hanno presentato ricorso dinanzi al giudice del lavoro e l'udienza è prevista per il 20 marzo, mentre al 10 ottobre la Corte Costituzionale ha fissato l'udienza pubblica sulle questioni di incostituzionalità sollevate dalla regione Friuli Venezia Giulia sulla legge di revisione della geografia giudiziaria. E la regione Sicilia si prepara anch'essa al ricorso perché prima i decidere il Governon non interpellò, come avrebbe dovuto, il presidente della Regione.

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