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Consiglio comunale, via all’inchiesta sul servizio idrico

Eletti i sei componenti. Adesso tocca al presidente, che deve essere espresso dai gruppi di opposizione. Circola il nome di Dante Ferrari

ENNA. Il consiglio comunale nella seduta di mercoledì sera ha approvato all'unanimità la costituzione di una commissione d'inchiesta sul servizio idrico. Superata questa fase i consiglieri hanno eletto con voto segreto i sei componenti della stessa commissione. Sono risultati eletti Angelo Salamone Pd, Giovanni Contino gruppo misto, Dario Cardaci Pdl, Dante Ferrari Fli, Paolo Gloria Mpa, Luigi Dell'Ospedale Pd. Adesso la commissione si riunirà al proprio interno e dovrà eleggere il suo presidente. Secondo le norme comunali che regolano la funzionalità della commissione d'inchiesta il presidente deve essere espresso dai gruppi di opposizione. Già mercoledì sera nelle stanze di palazzo di città i rumors indicavano la possibilità di elezione a tale carica di Dante Ferrari del Fli. Dopo l'insediamento la commissione ha tre mesi di tempo per acquisire documentazione e informazioni varie e redarre una relazione da proporre al consiglio comunale. Su questo tema non va dimenticato che ancora oggi è aperta la vertenza dei tredici addetti ex Asen comandati in un primo tempo ad AcquaEnna ed oggi licenziati. Una delegazione degli stessi era presente mercoledì sera a Sala d'Euno. Intanto dentro l'Mpa il consigliere comunale Biagio Scillia conferma che dentro il gruppo consiliare non esiste una linea comune. Ufficializza in buona sostanza quello che è evidente da diverso tempo. I tre coonsiglieri del gruppo Mpa Paolo Gloria, Gaetana Palermo e appunto Biagio Scillia hanno percorsi diversi. Quest'ultimo non nega più l'evidenza: «Purtroppo troppe volte è stata sacrificata la linea politica e i principi ispiratori del movimento sull'altare di trasversalismi che non hanno prodotto niente di positivo. Percorsi che io non ho mai condiviso». Scillia sostiene che in passato per dare omogeneità al gruppo ha assecondato posizioni che non condividevo. Non lo farò più». Ecco perché il consigliere dell'Mpa apre una nuova stagione senza dare l'addio all'Mpa: «Da adesso in consiglio porto avanti una mia politica che ha quali punti cardine l'autonomia e salvaguardia. Non mi interessano equilibri o alleanze da salvaguardare. Se questa mia scelta - conclude Scillia - non è condivisa dal partito mi dispiace, ma saranno loro a perdermi». Da segnalare infine che l'Udc ha deciso di ricordare l'8 marzo, la festa delle donne, in un modo diverso. Il segretario cittadino Michele Macaluso propone al sindaco Paolo Garofalo e alla commissione toponomastica del Comune di «dedicare a donne almeno tre strade nei tre agglomerati urbani di Enna alta, bassa e Pergusa. Credo che questo sia un modo nuovo per offrire un vero segnale al femminile».

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