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Crisi dell’edilizia, persi in tre anni oltre mille posti di lavoro

Mercoledì assemblea dei disoccupati organizzata dalla Cgil, per preparare la manifestazione regionale. La Cisl snocciola le cifre

ENNA. Una assemblea dei «non lavoratori» del settore. La organizza mercoledì prossimo dalle 16 nella sala riunioni della Camera del lavoro di Enna il segretario provinciale del comparto edili della Cgil Alfredo Schilirò. Una «chiamata» di tutti i lavoratori del settore edile disoccupati per preparare la manifestazione regionale del 22 a Palermo e dove si chiederà al Presidente della Regione a a tutte le istituzioni di proclamare lo stato di crisi del settore.

In provincia di Enna, su dati della Cassa Edile dal 2008 c'è stata una diminuzione della massa salari di circa 8 milioni di euro e si è passato da 4103 operai attivi nel 2008 a 3016 operai del 2011, da 2 milioni e 800 mila ore lavorate del 2008 a 1 milione e 500 mila nel 2011. «In provincia di Enna - afferma Schilirò - sono molti i cantieri fermi che se partissero creerebbero occupazione per gli operai edili. Per citarne alcune la strada panoramica di Enna, il completamento dello scorrimento veloce della Nord-Sud (Gela-Santo Stefano di Camastra). Al presidente Crocetta vengono chiesti interventi straordinari per il settore edile.

La grave crisi del comparto edile in provincia viene «certificata» anche dalla Cisl di categoria che snocciola alcuni numeri che fanno venire i brividi: 1.594.883,40 euro il totale degli importi di appalti pubblici nel primo bimestre 2012, 580.125,62 nello stesso periodo del 2013 equivalente a -63,63 per cento, tradotti in euro -1.014.757,78; 38 milioni di euro il totale delle aggiudicazioni nel 2011, 23 milioni di euro nel 2012: -15 milioni di euro la variazione con un indice negativo del 39,55 per cento.

Secondo il segretario Filca Cisl per le province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento Francesco Iudici il tema delle infrastrutture resta il nodo cruciale: tra tutte la strada statale 117 Nord-Sud, Santo Stefano di Camastra-Gela tanto agognata da circa quarant'anni. Ma anche per il resto della rete viaria si tratta di un vero bollettino di guerra. «Eppure basterebbe davvero poco per riaccendere il motore della ripresa di un territorio che conta 172 mila abitanti, oltre 70 mila le famiglie residenti con un reddito medio pro capite di circa 6800 euro - dice Iudici - la Filca Cisl vuole un patto sociale e un cambio di passo.

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