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Sperlinga, è fuori pericolo il fratello del vicesindaco

Michele Emanuele è stato operato: emorragia ferma, ma per sapere se l'occhio è salvo si dovrà aspettare l'esito di un altro intervento

SPERLINGA. Migliorano le condizioni complessive di Michele Emanuele ferito in un agguato tesogli, martedì, da Santo Di Bella, che gli ha sparato con il suo fucile uso caccia caricato a pallini colpendolo al volto, al collo e ad una clavicola.

E intanto, mentre si aspetta che venga fissata l'udienza di convalida, si conferma il movente dell'insano gesto consumato martedì all'ora di pranzo in contrada Marra da Santo Musarra, «esasperato» per questioni ereditarie relative ad un appezzamento di terreno conteso. Di Bella ha sparato anche ad Epifanio Emanuele, vicesindaco del piccolo comune che non ha riportato ferite ma solo danni alla propria auto.

Ieri mattina, Michele Emanuele è stato sottoposto, nella clinica oculistica del Garibaldi di Nesima dove si trova ricoverato da martedì pomeriggio, ad un primo intervento che è riuscito a fermare l'emorragia dell'occhio sinistro, ma per sapere se l'occhio è salvo si dovrà aspettare l'esito di un ulteriore intervento chirurgico che al momento non può essere eseguito. Emanuele verrà sottoposto al nuovo intervento solo dopo che verrà accertato che la grave emorragia è stata fermata in maniera definitiva e quindi per intervenire passerà ancora qualche altro giorno.
Un servizio nell'edizione di Enna del Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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