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Baby prostituta, confessione choc alla psicologa

Una sedicenne è stata coinvolta in un giro di prostituzione da una zia acquisita. Ha riconosciuto quasi tutti i suoi ex clienti, descrivendone alcuni e indicandone altri con nome e cognome

ENNA. Ha riconosciuto quasi tutti i suoi ex clienti, descrivendone alcuni e indicandone altri con nome e cognome. E nel suo racconto Francesca, nome fantasioso, la baby prostituta al centro dello scandalo scoperto dalla squadra mobile nell'inchiesta Pandemia, non è stata affatto tenera nei confronti della «zia», una sua lontana parente che l'avrebbe avviata alla prostituzione, L.B. di 40 anni, difesa dall'avvocato Franco Puzzo. Si è chiuso così, dopo oltre sei ore di interrogatorio della sedicenne, l'incidente probatorio disposto dal gip nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di prostituzione minorile orbitante fra Enna e Sant'Anna, che ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati della Procura distrettuale di Caltanissetta di ben 14 persone (tredici presunti clienti, fra cui almeno due ultrasettantenni e la presunta maitresse).
La ragazzina, secondo l'impianto accusatorio, sin da quando aveva quindici anni avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con alcuni clienti della zia. Lei in certi casi l'avrebbe portata con sé e l'avrebbe fatta partecipare ai suoi incontri sessuali a pagamento.
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