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Lo «smart-marketing» scaccia la crisi e rivoluziona le regole dello shopping

Due donne lanciano una nuova forma di impresa, obiettivo: coniugare il guadagno al risparmio loro e altrui

ENNA. Si sa, l’unione fa la forza. E in tempi di crisi come questi (gli ultimi dati Istat parlano di un’inflazione pari all’1% e di un indice dei prezzi al consumo aumentato dell’1,2% rispetto allo scorso anno), forse recuperare il senso della solidarietà, sfruttare il passaparola anche su Facebook e riuscire a fare gruppo, anche per gli acquisti, può diventare un valido aiuto. Lo sanno bene Valeria Fazzi e Vera Andolina, due giovani ennesi che, dopo essersi laureate e averle tentate tutte, hanno deciso di abbracciare una nuova forma di impresa cercando di coniugare il guadagno al risparmio proprio e altrui.«Il nostro modello – spiegano le due giovani ennesi partner della Team spa - rivoluziona le logiche distributive tradizionali, coinvolgendo i clienti nella promozione di beni e servizi e suddividendo con loro i guadagni grazie a un sistema di fidelity card, cash back e network marketing». Si chiama «smart-marketing» e, appunto consiste nella distribuzione di beni e servizi da consumatore a consumatore, attraverso un circuito di aziende convenzionate e di clienti, raccolti in gruppi di acquisto e tenuti insieme da una «smartcard». «Acquistare prodotti o servizi da aziende o professionisti convenzionati nella propria città e dal portale www.ipernetework.net – spiega Valeria Fazzi – permette al consumatore di risparmiare al momento dell’acquisto (con uno sconto che va dal 30 all’80% rispetto ai prezzi praticati) oppure di acquistare a prezzo pieno, ma accumulando punti che, scambiati, gli permetteranno di godere poi di altri sconti o di acquistare altri prodotti o servizi dal nostro team».«Le carte – aggiunge Vera Andolina – vengono distribuite ai consumatori gratuitamente da partner della Team come noi. Con la distribuzione della carta, il partner crea un gruppo di acquisto che a lui fa capo; grazie agli acquisti dei suoi membri, il partner e il consumatore accumulano punti scambiabili nel circuito Ipernetwork. Ogni consumatore può diventare esso stesso partner e creare un suo Gda». All’interno di questo network di acquirenti e aziende (nell’ennese esistono già 8 Gda e sono già convenzionati una ventina tra bar, pasticcerie, fast food, pub, pizzerie, negozi di accessori e design, mercatino biologico, resort e alberghi, palestre, più studi dentistici e assicurazioni, che in quanto fornitori Team, beneficiano di agevolazioni fiscali e in più fidelizzano clientela) in pratica è il punto della smartcard a fare da valuta, mentre il capitale sociale diventa la ricchezza più grande. «Sì in effetti è così – commenta la Fazzi – Lo scopo è quello di restituire potere d’acquisto alle famiglie permettendo lo scambio di punti con la merce desiderata e quello di dar vita a una sorta di passaparola retribuito».

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