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Piazza, nessuna contaminazione Riprende l’erogazione idrica

Sono risultate negative le analisi effettuate dall'Arpa sui campioni di acqua prelevati dal serbatoio Villa Garibaldi

PIAZZA ARMERINA. Nessuna contaminazione riscontrata, riprende normalmente l'erogazione di acqua dal serbatoio sabotato. Sono risultate negative, infatti, tutte le analisi effettuate dall'Arpa di Enna su disposizione dell'Asp relative ai campioni di acqua prelevati dal serbatoio di acqua potabile «Villa Garibaldi» dell'acquedotto comunale. Non appena anticipato telefonicamente l'esito dei controlli effettuati dai tecnici dell'agenzia regionale per la Protezione dell'ambiente, sezione ennese, il sindaco Carmelo Nigrelli ha disposto che il gestore Acquaenna ripristinasse l'erogazione idrica dal serbatoio. L'interruzione dei flussi d'acqua, scattata in via cautelativa mercoledì mattina in seguito alla porta della struttura trovata forzata e al rinvenimento di una bottiglia di plastica vuota al suo interno, aveva messo in crisi i quartieri centrali e le attività commerciali. Nessuna contaminazione dell'acqua, quindi, nessuna preoccupazione per l'utenza. Ma un fatto anomalo che sta ponendo molti interrogativi. «Si è trattato di un gesto dimostrativo preoccupante, particolarmente perché avvenuto durante il periodo di campagna elettorale», ha commentato il primo cittadino. «Dopo questo evento con Acquaenna concorderemo le misure da prendere per tenere sotto videosorveglianza i serbatoi comunali di acqua potabile», aggiunge Nigrelli. Insomma viene considerato opportuno un innalzamento dei livelli di vigilanza e per farlo potrebbero presto essere installate una serie di telecamere per monitorare alcuni punti della rete idrica. I carabinieri, intanto, indagano sull'accaduto per tentare di capire meglio l'episodio. Sul posto è stato effettuato un sopralluogo congiunto da parte dei tecnici di Acquaenna e dell'ufficio tecnico. I carabinieri sono in contatto con i vigili sanitari e i tecnici del gestore della rete idrica per sapere che indirizzo dare alle proprie indagini che per ora sono a 360 gradi. Le forze dell'ordine per ora sembrerebbero orientate verso l'ipotesi di una semplice bravata da parte di qualche giovane, ma trattandosi di acqua della rete idrica si preferisce adottare ogni possibile cautela per fugare ogni dubbio. Difficile, però, in mancanza di testimoni, poter trovare elementi utili per le indagini. Rimangono senza risposta alcune domande: perché qualcuno ha forzato la porta di un serbatoio dell'acquedotto comunale e per quale motivo sarebbe stata fatta trovare una bottiglia di plastica vuota?

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