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Piantagione bis a Regalbuto

Arrestati un operatore ecologico insieme al figlio bracciante agricolo. Il valore commerciale della roba requisita ammonta a 60 mila euro

NICOSIA. Nuova piantagione di marijuana scoperta dai carabinieri, che ieri hanno sequestrato 30 piante di marijuana alte quasi 2 metri; 150 grammi di droga già essiccata e tritata, arrestando due uomini di Regalbuto: padre e figlio. Si tratta di Benedetto Scaglione, 53 anni, originario di Catania, ma residente in città e del figlio Francesco Scaglione, 30 anni, nato ad Adrano, ma anche lui residente a Regalbuto. L'arresto per i due uomini - il padre è operatore ecologico; il figlio bracciante agricolo - è scattato in flagranza, dopo che militari del comando Stazione cittadino e quelli del Nucleo operativo e radiomobile del comando Compagnia di Nicosia, sono intervenuti in contrada Ficarazze nella masseria di loro proprietà. Per i carabinieri, se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato circa 60 mila euro. In contrada Ficarazze i carabinieri hanno rinvenuto, ieri, una serra rudimentale che al suo interno ospitava trenta piante di marijuana alte circa 180 centimetri, ma anche un bidone di plastica con all'interno 150 grammi di marijuana già essiccata e tritata, pronta per essere suddivisa in dosi ed immessa sul mercato. "La rudimentale serra per coltivazione con all'interno circa 30 piante di marijuana dell'altezza di 180 centimetri e il bidone con la marijuana tritata - spiega il capitano Michele Monti della compagnia di Nicosia - sono stati rinvenuti nel corso di una perquisizione domiciliare". Alla perquisizione, che a quanto pare è stata mirata e non ha coinvolto altri proprietari della zona, si sarebbe arrivati dopo un periodo investigativo e di monitoraggio portato avanti dai militari della stazione cittadina, che avevano fondati sospetti sulla attività illecita di Benedetto e Francesco Scaglione. "Quanto rinvenuto dai militari operanti - continua il capitano Monti - è stato posto sotto sequestro e gli arrestati sono stati tradotti presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, così come disposto dalla Procura della repubblica presso il Tribunale di Nicosia". Si aspetta quindi che venga fissata l'udienza di convalida dell'arresto che potrebbe tenersi anche oggi, ma la notizia non è certa. Il territorio di Regalbuto non è nuovo ad arresti legati alla coltivazione di stupefacenti. A giugno del 2011, sempre i carabinieri, scoprirono una piantagione di marijuana che ospitava 52 piante. Anche allora la piantagione era stata scoperta a seguito di articolata indagine dell'Arma che in quel caso era stata condotta anche con appostamenti dall'alto e l'intervento mirato aveva portato a tre arresti.  

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