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Provincia, drastico taglio delle risorse Monaco: «A rischio pure gli stipendi»

La riduzione dei trasferimenti statali e regionali costringerà i contabili a stilare un bilancio di appena tre milioni

ENNA. Il presidente della Provincia Giuseppe Monaco con una nota indirizzata al governo nazionale e a quello regionale ha comunicato che l’ente si trova in una “situazione pregiudizievole” riguardo agli equilibri di bilancio 2013. Situazione dovuta al ridimensionamento dei trasferimenti statali e regionali. Basti dire che rispetto ai circa 15 milioni del 2012 ne sono stati tagliati, per il 2013, quasi 12. Per quest’anno la Provincia dovrebbe predisporre un bilancio di previsione con circa 3 milioni di euro di trasferimenti. Impossibile. Vero è che a Palermo commissione Bilancio dell’Ars e governo stanno cercando di correre ai ripari, ma è anche vero che per il momento sono solo promesse che lasciano il tempo che trovano. Monaco ha quindi segnalato che “la gravità della situazione va ad intaccare oltre che i servizi essenziali anche la capacità di remunerare il personale dipendente”. Chiaramente i dipendenti sono già sul piede di guerra. Mercoledì hanno partecipato ad un’assemblea convocata da Cgil, Cisl e Uil. Dichiarato lo stato di agitazione permanente e deciso anche di organizzare per giovedì 13 giugno alle 10 un sit-in in piazza Garibaldi. Preoccupati i segretari dei sindacati di categoria Giovanni La Valle, Nino D’Alia e Giuseppe Adamo: “E’ già stata avviata la procedura della fase di pre-dissesto”. E confermano la gravità della situazione “si rischia la perdita di posti di lavoro”. Insomma non c’è più un minuto da perdere, sembra quasi di assistere ad un conto alla rovescia. Ecco perché Cgil, Cisl e Uil si sono già rivolti al prefetto Clara Minerva: “A seguito della proclamazione dello stato di agitazione chiediamo al prefetto di attivare le procedure di raffreddamento previste dalla normativa vigente“. Questa procedura è uno spartitraffico necessario e importante: “Se dovesse avere esito negativo“ Cgil, Cisl e Uil “procederanno alla proclamazione di una giornata di sciopero“. Il capoluogo sa bene cosa vuol dire un dissesto per averlo provato nel 2006. E a questa parola tremano gli oltre 300 dipendenti della Provincia, compresi gli addetti del liceo linguistico, per loro si potrebbe aprire il baratro della mobilità che altro non è l’anticamera del licenziamento.

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