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Carcere di Enna, chiude la sezione femminile: le detenute trasferite in altri istituti

ENNA. La sezione femminile del carcere di Enna chiude i battenti: resterà solo quella maschile. La comunicazione è arrivata alle forze dell'ordine da fonti del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, che lo ha deciso nell'ambito della razionalizzazione generale delle strutture detentive. E a confermarlo è la direttrice della casa circondariale Letizia Bellelli. Le detenute saranno trasferite entro lunedì, giorno in cui è prevista la dismissione della sezione, ma già i trasferimenti sono cominciati, alla volta del carcere Pagliarelli di Palermo e dei penitenziari di Messina, Agrigento, Trapani e Catania. Il reparto femminile, dove attualmente si trovano 6 donne, a regime ha ospitato fino a dieci detenute ed è stato un punto di riferimento per il centro Sicilia, anche per le importanti attività rieducative che si sono svolte all'interno. Attualmente nessuna delle detenute proviene dall'Ennese, ma se una donna fosse arrestata qui, da lunedì prossimo, dovrebbero trasferirla direttamente fuori provincia. Secondo la direttrice, del resto, nell'ultimo periodo non era stato neanche possibile programmare particolari attività di rieducazione, per le donne, "a causa della riduzione delle potenzialità della sezione". Nei giorni scorsi il segretario regionale dell'Ugl Polizia Penitenziaria Francesco D'Antoni aveva scritto una nota al Provveditore dell'amministrazione penitenziaria della Sicilia Maurizio Veneziano, giungendo tra l'altro a chiedere esplicitamente la chiusura della sezione femminile di Enna, facendo notare la carenza d'organico di agenti donna alla casa circondariale ennese. E due giorni fa si è svolta una riunione, a Palermo, in cui il Dipartimento ha comunicato la decisione, presa già prima della nota dell'Ugl, nell'ambito di un piano più ampio. Nel frattempo al carcere è quasi pronta la nuova ala, dove saranno trasferiti i detenuti. Attualmente, spiega la direttrice, sono in corso i collaudi. "A breve partiranno dei lavori nel padiglione vecchio - sottolinea la dottoressa Bellelli - che riguarderanno anche il muro di cinta esterno. Poi nella nuova ala apriremo presto anche la cucina, che è molto grande e ben funzionante". Al penitenziario ennese i detenuti sono 180. E a più riprese i sindacati della polizia penitenziaria hanno segnalato condizioni molto difficili: sia per i reclusi, costretti a stare anche in dieci in una cella, che per gli stessi agenti. L'apertura del nuovo padiglione, proprio per via dei lavori programmati nel vecchio, potrebbe finire per risolvere solo in parte i problemi legati all'affollamento.

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