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Enna, l'assalto in banca La Procura: "I tre in carcere"

ENNA. La Procura chiede il carcere per i tre palermitani arrestati dalla Squadra mobile per la tentata rapina del 3 giugno scorso ai danni della Monte dei Paschi di Siena di piazza VI Dicembre. Il gip aveva convalidato l’arresto, poi posto due di loro ai domiciliari, mentre al terzo aveva dato un generico obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Adesso il procuratore Calogero Ferrotti e il sostituto Francesco Rio hanno presentato ricorso al Riesame, che sarà discusso il 4 luglio, contro la liberazione di Tommaso Nicolicchia, 24 anni, Damiano Tarantino di 19 e Giuseppe Palma di 20. L’indagine, si ricorda, è condotta dalla squadra mobile, diretta dal vicequestore Giovanni Cuciti. Il provvedimento di scarcerazione, a opera del gip, si fonda soprattutto sulla giovane età degli arrestati, oltre che sul fatto che si tratta di giovani senza alcun precedente penale. La Procura adesso ha fatto ricorso sostenendo che l’età e nonostante il fatto che si tratti di incensurati, la gravità del fatto, una rapina in banca organizzata nei dettagli, benché fallita, oltre al fatto che non sarebbe affatto escluso che l’indagine sui tre rapinatori possa allargarsi, sarebbero importanti esigenze cautelari per il carcere. Non è contestato invece l’altro requisito per il carcere preventivo, ovvero i gravi indizi di reità: la polizia ha fermato i rapinatori in flagrante, con l’aiuto di un assistente capo della polizia penitenziaria. E del resto loro hanno pure confessato. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, hanno tentato di fare irruzione di mattina nell’istituto di credito in pieno centro. Ma dentro un assistente della Penitenziaria è riuscito a immobilizzare Nicolicchia, che era entrato per primo e che avrebbe dovuto fare da apripista. Poi la polizia ha scovato e catturato gli altri due.

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