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Consulta, legge è legittima: stop al tribunale di Nicosia

Timpanaro e Agozzino non gettano la spugna: prima leggere la sentenza

NICOSIA. Se fino alle 20 di ieri sera il territorio rimaneva con il fiato sospeso in attesa di conoscere la decisione della Corte costituzionale sulla legittimità costituzionale della legge che sopprime tra gli altri il Tribunale cittadino, poco dopo le 20 è arrivata la doccia fredda. C'è però chi crede che prima di gettare la spugna bisognerà leggere la sentenza.
A diffondere la novità il web, dove è rimbalzata la notizia che i giudici della Corte avevano respinto le questioni sollevate da diverse sedi giudiziarie contro la soppressione. Si salverebbe Urbino mentre sarebbero infondate le questioni di illegittimità costituzionale sollevate da Pinerolo, Alba, Sala Consilina, Montepulciano e Sulmona. Inammissibile invece il ricorso del Friuli Venezia Giulia.
Come si sa il Consiglio dell'ordine degli avvocati cittadino e l'Unione fori siciliani, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Agozzino e Nunzio Cammaroto, erano intervenuti in due ricorsi, quello della regione Friuli Venezia Giulia, ritenuto inammissibile, e quello di Urbino, che invece è stato accolto. «Ancora non sono in possesso del testo della sentenza della Corte Costituzionale - commenta a caldo l'avvocato Giuseppe Agozzino - e ciò che mi preme verificare al più presto è per quali ragioni si è salvato il Tribunale di Urbino, nel cui giudizio siamo intervenuti come Unione Fori e Consiglio dell'Ordine. Si debbono leggere quelle ragioni per capire, a questo punto, se vi sia un nesso con la dichiarazione di incostituzionalità della legge di abolizione delle province emessa lo stesso giorno 3 luglio o se, in qualche modo, la Corte abbia dato conto dei motivi dedotti nei nostri interventi che, rammento, sono fondati sul fatto che in Sicilia le province sono state regolarmente abolite con legge regionale». Insomma per Agozzino prima di scrivere la parola fine la decisione della Consulta va valutata a fondo. Non è l'unico a pensarla così. «La notizia non è ovviamente delle migliori - afferma l'avvocato Salvatore Timpanaro presidente della sezione cittadina dell'Anai e autore della memoria con cui è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale dinanzi al Tribunale cittadino che è stata decisa positivamente e che dovrà essere trattata dalla Consulta, ma ancora non si conosce la data - ma bisogna considerare anche che la Corte ha fatto dei distinguo. Inoltre la questione sollevata da noi non è stata ancora trattata, l'ordinanza è stata già notificata alla presidenza del Consiglio dei ministri ed ai presidenti di Camera e Senato, ma non è stata ancora pubblicata in gazzetta. Anche noi come Urbino - sottolinea - abbiamo sollevato profili peculiari che potrebbero essere positivamente apprezzati dalla Corte. Ovviamente occorrerà leggere le motivazioni appena saranno note».

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