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Piazza, i mosaici imbrattati dai piccioni: e ora mancano pure i restauratori

La direzione del Parco aveva chiesto due operatori, ma dal Comune solo un netturbino

PIAZZA ARMERINA. I mosaici imbrattati dagli escrementi dei piccioni: continua l'attacco dall'alto da parte dei volatili ormai accasati all'interno della Villa Romana del Casale. Interi settori dei pavimenti musivi dichiarati patrimonio dell'Umanità sono bersagliati ogni giorno dal guano degli uccelli che indisturbati si spostano da una stanza all'altra della dimora romana. Il sito Unesco è di fatto in balia di un gruppo di piccioni che ha molto gradito il nuovo e favorevole microclima interno alla nuova copertura in legno e rame. E a peggiorare e rendere esplosiva la situazione ci si mette anche la mancanza di una squadra di restauratori. Un incredibile cocktail che sta portando il sito archeologico ad essere bersagliato non solo dai piccioni, ma anche dalle polemiche e critiche da parte dei turisti che si trovano costretti ad assistere allo spettacolo. La direzione del Parco Archeologico della Villa Romana nelle scorse settimane aveva chiesto due operatori restauratori per la pulizia dei mosaici. Ma il Comune, almeno per ora, ha inviato per tre mesi un netturbino.
Il delicato problema della pulizia e manutenzione del sito Unesco si conferma la principale e più urgente emergenza del momento. L'architetto Guido Meli, direttore del Parco, alcune settimane fa, con una nota inviata all'ormai ex sindaco Carmelo Nigrelli, aveva lanciato una sorta di appello all'amministrazione comunale, chiedendo di presentare la Villa «pulita e dignitosa», evitando di fornire «un'immagine negativa» dei pavimenti musivi patrimonio dell'umanità agli occhi del turista. Un appello rivolto al Comune, in realtà non competente in materia, nelle more dell'arrivo di fondi da parte dell'assessorato regionale ai Beni culturali.
«Si chiede di voler provvedere al servizio di pulizia del pavimento musivo mediante due operatori restauratori, anche part-time, che sotto il controllo diretto di questo Parco dovrebbero provvedere alla spazzatura del pavimento ed eventualmente a piccoli interventi di manutenzione», aveva chiesto Meli. Una spesa da finanziare con il 30 per cento degli incassi della biglietteria, per legge spettante al Comune armerino. Un «tesoretto» che dovrebbe essere investito in via prioritaria per la tutela e conservazione dei mosaici, solo in via secondaria per finanziare eventi culturali. Escrementi di piccioni, piume dei volatili, polvere, macchie biancastre dovute alla risalita dei sali da mesi, ogni giorno, macchiano i pavimenti musivi. Serve una pulizia qualificata dei mosaici, ma serve anche un intervento concreto per cacciare i volatili dalla Villa, scoraggiandone la permanenza al suo interno. In passato si era parlato dell'uso di falconieri, ma per ora i padroni indisturbati del sito Unesco sono i colombi.

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