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Banda larga, arriva bocciatura per il Comune di Enna

ENNA. Il Comune non è "intelligente". Non è un cattivo giudizio da riferire agli amministratori o ai cittadini, ma alla capacità della città di rapportarsi con le nuove tecnologie. È il risultato di uno studio effettuato dalla società Between che da ben 11 anni a questa parte ha realizzato l'Osservatorio sulla banda larga. I dati sono stati pubblicati ieri mattina dal quotidiano economico il Sole 24 ore. Enna nella sua qualità, ancora per poco, di capoluogo di provincia, si è posizionata al 113 simo posto. Peggio in Sicilia ha fatto solo Messina 114 simo posto e terzultima a livello nazionale. Meglio di Enna tutti gli altri capoluoghi siciliani anche se tutti sono in fondo alla classifica. Da notare che nelle prime venti posizioni hanno trovato posto tutte città del nord e del centro con Bologna, Milano e Roma a fare da battistrada. Le città del Meridione, come spesso capita, occupano tutte i bassi fondi della classifica. Le prime si posizionano sotto il quarantesimo posto. In questa debacle complessiva solo uno spiraglio di luce, Bari 17 sima posizione. Lo studio ha lavorato su 9 aree tematiche e su 153 indicatori per disegnare la graduatoria delle «smart city» declinate come "città intelligenti". È bene sottolineare comunque che gli indicatori non puntano tanto sulle innovazioni quanto sulla qualità della vita raggiunta dalla città. Insomma è un mix di fattori che pesa i perimetri urbani. Tenuta in alta considerazione la copertura a banda larga. Ma anche la "Smart health", la possibilità di pagamento via web; la "smat mobility" biglietti elettronici, parcheggi e bus attivabili tramite app; le "smart education" scuole collegate in rete e tanto altro ancora».

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