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Centuripe, castello «ingabbiato» da anni: finiti i lavori ma resta chiuso

ENNA. «Da quanto tempo il Mausoleo, detto Corradino è ingabbiato? Perché, dopo aver messo in sicurezza le pendici, l’area continua a rimanere chiusa?». È con questi interrogativi che scatta la campagna di sensibilizzazione in difesa del Mausoleo che si trova nella zona est del paese, reso invisibile da una palizzata eretta intorno dieci anni addietro. Il Castello di Corradino è un edificio funerario romano di età imperiale la cui destinazione d’uso fu identificata, per primo, dallo studioso Libertini nella sua monografia su Centuripe del 1926. I Ruderi del castello si trovano sul fianco est dell’abitato, proprio su uno sperone roccioso da cui si può godere di un panorama mozzafiato di tutta la piana catanese, che si estende fino all’Etna. A pianta quadrata, preceduta da un pronao, in effetti somiglia più ad una torre. Ed in effetti la denominazione di castello è impropria poichè si tratta in realtà di un mausoleo risalente all'età imperiale, utilizzato da Corrado Capece come fortezza nella difesa degli Svevi in Sicilia. Risale al II secolo d.C. La denominazione di Castello, assunta in epoca medievale, è impropria trattandosi di un edificio quadrato, piuttosto piccolo, assimilabile ad una torre. Fu utilizzato da Corrado Capece come fortilizio nella difesa degli Svevi in Sicilia. «Eppure Corradino continua ad essere trascurata – spiega Giuseppe Russo, presidente di Siciliantica - quell’area dove, chissà quale nobile ed autorevole personaggio vissuto in epoca romana, fece edificare un maestoso Mausoleo; che da secoli ha affascinato ogni visitatore, al cospetto di panorami mozzafiato, dov’è possibile ammirare le eruzioni dell’Etna, o il luccichio mattutino del mar Ionio; quella dove si possono scorgere con meraviglia, nel buio della sera, i fuochi d’ogni festa patronale; quella che suscitò a Garibaldi la famosa frase Centuripe Balcone di Sicilia».
La campagna di sensibilizzazione per Corradino è entrata a far parte del «salotto» di Facebook; sul social network sono tanti i commenti dei centuripini a difesa dei propri monumenti. Buone notizie comunque si hanno avuto ieri. Il sindaco, Antonino Biondi, ha affermato che ci sono fondati motivi per poter affermare che nel giro di qualche mese il bellissimo monumento dovrebbe essere aperto ai visitatori. «Abbiamo compiuto un sopralluogo due settimane addietro – spiega il primo cittadino – e ci siamo resi conto che bastano poche settimane di lavoro, utilia ripristinare la pavimentazione che è leggermente disconnessa, e quindi aprire la struttura».

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