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Valguarnera, preavviso di licenziamento per l'Abitificio

VALGUARNERA. Indignazione da parte di Cigl e Cisl sulla vicenda Abitificio Srl, una delle aziende satelliti del gruppo Giudice Spa che ha chiuso i battenti per crisi del settore tessile, dopo quasi 50 anni di attività. Duecentodieci dipendenti vivono da mesi uno stato di fibrillazione senza sapere quale sarà il loro futuro, molti di loro sono già in cassa integrazione straordinaria, altri, invece, con molta probabilità non godranno degli ammortizzatori sociali, come nel caso appunto di Abitificio srl, società con meno di 15 maestranze. Questi lavoratori, infatti, nei giorni scorsi si sono visti recapitare una lettera di preavviso di licenziamento «dopo che pochi giorni prima -fanno sapere le due organizzazioni sindacali- avevamo raggiunto un accordo con l’azienda per scongiurare i licenziamenti ed agganciare la sorte dei lavoratori ad un ciclo di cassa integrazione in deroga, tra l’altro unico ammortizzatore sociale possibile da utilizzare per aziende con meno di 15 dipendenti nell’attesa che la crisi allentasse la presa».


Accordo di per sé molto penalizzante per i lavoratori, dovendo tra l’altro rinunciare al pagamento delle ore non lavorate in azienda durante il contratto di solidarietà della durata di tre mesi e al nulla a pretendere dalla fine del suddetto contratto datato «10 giugno 2013», fino all’accettazione della cassa integrazione, nel caso di esito negativo. «Questi dipendenti, inoltre, - incalzano i due sindacati- avrebbero dovuto rinunciare pure a qualsiasi azione legale nei confronti della società durante il periodo di cassa integrazione.


Accordo ritenuto non accettabile dai lavoratori ma firmato a malincuore pur di mantenere il posto di lavoro. Condizione, invece, ritenuta essenziale dall’azienda per l’attivazione della cassa integrazione in deroga». «Ma ecco la beffa - gridano a chiare lettere Cgil e Cisl- mentre per Giudice Spa e Abival sono stati rispettati gli accordi presi precedentemente, per Abitificio srl, invece, mentre si trattava con l’ufficio provinciale del lavoro di Enna, si è venuto a conoscenza della lettera di licenziamento inviata ai lavoratori. Un’azione che riteniamo scorretta e che infrange le regole delle relazioni sindacali. Durante una trattativa le parti non possono prendere provvedimenti unilaterali come il licenziamento. Su questa vicenda - concludono- coinvolgeremo tutti gli organi istituzionali».

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