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Valguarnera, laboratorio di diabetologia chiuso Il sindaco: ne soffre il 7% degli abitanti

VALGUARNERA. Sono più di cinquecento le persone in attesa del ripristino del servizio di diabetologia, chiuso dall'Asp di Enna nel mese di luglio per tagli alla spesa sanitaria. Gli appelli da parte delle istituzioni che da parte di semplici utenti sin'ora non sono bastati, il laboratorio che si trova all'interno del poliambulatorio di contrada convento, continua a rimanere chiuso a doppia mandata ed i pazienti che fanno a tutt'oggi la spola per sapere se sarà riaperto. Nel mese scorso il sindaco Leanza aveva allertato del grave problema venutosi a creare il commissario straordinario dell'Asp Giuseppe Termine, nei giorni scorsi ha ricevuto la risposta del direttore sanitario Filippo Muscià che ha ribadito che non era possibile il ripristino del servizio per gli stessi motivi legati a tagli alla spesa e che in alternativa si sarebbero valutati altre soluzioni.


Il sindaco Leanza di rimando allo steso Muscià scrive: «A Valguarnera oltre 500 persone pari al 7% della popolazione, risulta inserita negli elenchi esenti per tipologia diabete. Questo dato impone a codesta Asp di attivarsi con urgenza affinché venga garantito il servizio; il riferimento all'aggregato di spesa non può non far rivedere le assegnazioni delle ore di specialistica sul territorio provinciale, considerando che Valguarnera appartiene alla competenza territoriale di questa Asp. Vogliamo- conclude- che si eviti ulteriore disaffezione al sistema sanità e alle conseguenti iniziative, che non potrebbero non essere fortemente determinate, da parte dello scrivente a difesa dei diritti della comunità". Questa la lettera.


Ma è opportuno rimarcare come il poliambulatorio locale negli anni sia stato via via depotenziato di branche specialistiche basilari. Recentemente sono state ridotte a solo due ore settimanali il servizio di geriatria al quale fanno riferimento centinaia di anziani bisognosi tra l'altro di visite domiciliari, mentre nel tempo sono saltati il laboratorio di analisi, di radiologia, di oncologia e tanti altri ancora, per non citare la vetustà dell'immobile una volta fuori all'occhiello della sanità ennese, oggi ridotto ad un colabrodo visto che negli ultimi anni non c'è stato un solo intervento di manutenzione ed adeguamento.

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