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Enna, piazza Napoleone Colajanni al buio: gara d’appalto per tamponare i disagi

Dei quattro punti luce, al momento ne funziona solo uno. L’assessore: «Almeno un altro sarà rimontato»

ENNA. La centralissima piazza Napoleone Colajanni necessita di un restyling. È una piazza importante per il capoluogo considerato che è posta sulla via che porta al duomo e vi insistono la scuola elementare Santa Chiara, il Sacrario dei Caduti, meta frequente di turisti, e l'albergo Sicilia. Senza contare una parte della facciata del palazzo dei Benedettini che però è cadente e le cui finestre sono meta di volatili e topi anche di notevole dimensioni. Primo intervento necessario l'impianto d'illuminazione. Nella piazza davano luce quattro grossi candelabri in atto ne funziona solo uno posto davanti l'hotel Sicilia. Due erano posizionati nella prima rampa del Sacrario dei Caduti. I tre sono stati rimossi di netto dal Comune che lasciato solo una base di circa 70 centimetri vuota poiché ritenuti pericolosi. Turisti e cittadini hanno riadattato queste basi in tre cestini per i rifiuti. Tanto è vero che sono sempre piene zeppe di cartacce, scatole di pizze e bottiglie di plastica. Per la verità un candelabro, qualche mese fa è stato rimontato ma dopo qualche settimana si è inclinato pericolosamente e immediatamente rimosso. Insomma la luce alla piazza arriva dall'hotel e da qualche faro che non s'intona per nulla. «Lo stato di fatto è questo - dice l'assessore ai Lavori pubblici Francesco Nasonte - è nostra intenzione ripristinare l'illuminazione artistica ma temo che sia impossibile nell'immediato».

Perchè? «Il contratto di manutenzione per gli impianti di illuminazione pubblica è scaduto il 31 agosto e siamo in fase di preparazione di un bando europeo. Stimiamo che la ditta che si aggiudicherà la manutenzione sarà attiva da gennaio 2014». Allora in questi mesi nessuna manutenzione per l'illuminazione pubblica? «La manutenzione ci sarà». E come? «A breve bandiremo una gara per un importo complessivo di 35 mila euro per la manutenzione fino al 31 dicembre». Per i candelabri di piazza Colajanni c'è qualche speranza? «Non appena affidata la manutenzione provvederemo a rimontarne uno. Nel giro di qualche mese vedremo di completare l'illuminazione». Discorso più complesso per il palazzo dei Benedettini dotato di un'area molto vasta circa diecimila petri quadrati. «Com'è noto - conclude Nasonte - il palazzo è veramente in cattive condizioni e non si può pensare a interventi migliorativi o di conservazione a carico delle casse comunali. Da tempo abbiamo un progetto e presentato richieste di finanziamento. Non appena arriveranno interverremo immediatamente». E per finire il Sacrario dei caduti necessiterebbe quanto meno di un intervento di restauro nel massiccio portone. Il colore non è più uniforme e l'usura del tempo è davvero evidente. Non va dimenticato poi che nella piazza c'è un'aiola non curata da tempo e i muri esterni del Sacrario presentano varie macchie di erba

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