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Catenanuova, antenna telefonica in pieno centro Denunciate interruzioni di elettricità

Interferenze e guasti agli elettrodomestici: ricomincia la protesta per l’impianto montato in via Italia

ENNA. I catenanuovesi si ribellano alla collocazione di un’ antenna della telefonia in pieno centro abitato. Ieri si è svolto anche un corteo, che ha avuto inizio da piazza Marconi, per ribadire il dissenso alla collocazione delle antenne della telefonia che l’Higt Tel, in verità, ha già montato sul tetto di un’abitazione di via Italia, nel quartiere nord ovest dell’abitato. Sulla vicenda che ha inizio nel 2010 in verità si è già consumato anche l'aspetto. I catenanuovesi hanno ripreso le proteste perché lamenterebbero interruzione di elettricità, di elettrodomestici, ed altre interferenze, dall’installazione dell’antenna.
Esattamente risulta che l’11 maggio del 2010 presso il comune un’azienda di telefonia ha presentato istanza per la realizzazione dell’antenna. Il 27 luglio veniva presentata la comunicazione di inizio lavori e alla data dell’8 agosto 2011 si comunicava la fine. I lavori iniziarono però secondo il silenzio assenso, in quanto il Comune (per un disguido, sostenne il sindaco Aldo Biondi, ndr) non sottopose all’attenzione la richiesta. Solo dopo le istanze dei catenanuovesi, blocco i lavori. Ma l’azienda presentò denuncia contro il Comune e il Tar le diede ragione. Le proteste invece non si sono fermate: lo scorso anno fu presentato anche un dettagliato rapporto, corredato dalla firma di oltre 300 persone, contro l’istallazione della telefonia in via Italia. Il malloppo di carte legate alle autorizzazioni è andato a Ministero dell’Ambiente, della Salute, alla Procura della Repubblica di Enna, Prefettura, Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, Genio civile, Arpa, al sindaco di Catenanuova, ai Vigili urbani, Ufficio tecnico e ai carabinieri. “Temiamo per la salute di tutti – ha spiegato il portavoce, l’ architetto Francesco Di Leonforte -. Ecco perché ci appelliamo all’ articolo 32 della Costituzione italiana in materia di salvaguardia del diritto alla salute umana visto il principio di precauzione di derivazione comunitaria, sancito dall’articolo 174 del Trattato di Roma secondo cui la politica della Comunità in materia ambientale è fondata sui principi della precauzione e dell’azione preventiva”. Di Leonforte ha tirato fuori anche la normativa che vieta a livello nazionale l’ installazione dell’antenna.

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