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«Colajanni», ad Enna il calvario degli studenti Trasferimento all’Itc «Duca d’Aosta»

ENNA. Si deciderà tutto in settimana. Le sorti degli studenti ennesi «senza tetto», saranno chiare solo dopo l’incontro (in programma ieri, ma annullato e rinviato nei prossimi giorni) tra i presidi delle scuole superiori provinciali e il commissario straordinario Salvatore Caccamo.


In bilico ci sarebbero i ragazzi del liceo classico «Napoleone Colajanni» che, ancora in attesa della consegna dell’originario istituto di via Roma - che anche per questo anno non è pronto ad accogliere la scuola a causa del protrarsi dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza - sapranno in quale istituto potranno seguire le lezioni solo dopo l’accordo tra i dirigenti e dopo che si sarà tenuto il Consiglio d’istituto e l’incontro in programma in questi giorni tra il preside Angelo Moceri, i docenti e i rappresentanti dei genitori.


Tra le soluzioni che sembrano farsi avanti quest’anno per i liceali ennesi, dopo sei anni di sistemazione nei locali dell’ex caserma dei Vigili del fuoco in viale Diaz, sembrerebbe esserci quella di un possibile trasferimento nei locali liberi dell’Itc «Duca d’Aosta», istituto che accoglie la «ragioneria» e il «geometra», dallo scorso anno retto dal dirigente Angelo Di Dio. Si tratterebbe di una sistemazione in una struttura certamente più idonea e moderna, nata come scuola, dunque con aule e strutture adatte alla funzione, a differenza delle precarie condizioni in cui si sono trovati in questi anni i ragazzi, letteralmente stipati nei ristretti spazi della caserma, senza palestra, laboratori, e in stanze piccolissime e per nulla adatte a fungere da aule.


Possibile soluzione alla precarietà in cui sono stati costretti ragazzi e docenti del «Colajanni» in questi anni, trattandosi pur sempre di una sistemazione temporanea in attesa che vengano ultimati i lavori in via Roma. E soluzione comunque solo probabile, perché, a quanto pare, gli stessi locali dell’Itc «Duca d’Aosta» potrebbero essere assegnati ad un’altra scuola che soffre di mancanza cronica d’aule: l’istituto professionale alberghiero «Federico II», retto da Paola Rubino. Anzi, voci indiscrete dicono che proprio le 17 classi del professionale più alcuni laboratori (sino allo scorso anno ospitati nei locali dell’ex linguistico nella zona Macello, rimaste fuori quest’anno a causa della scadenza del contratto), avrebbero avuto la precedenza sul classico e addirittura qualcuno sostiene che, sulla base di precise comunicazioni dagli uffici dell’ex Provincia in tal senso, era già stato iniziato il trasloco delle attrezzature da via Nicosia a Enna bassa.


Sino all’entrata in scena del liceo classico che, a quanto pare, ha fatto fare un passo indietro rispetto a questa originaria soluzione per il professionale. Partita, dunque, tutta da giocare, con malumori che si fanno avanti su più fronti (compreso quello dei genitori dei liceali che non vedono per nulla di buon grado il trasferimento a Enna bassa dei loro figli) e con la data del 16 settembre (primo giorno di scuola per tutti) che si approssima sempre di più.

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