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Lievita il costo per la raccolta rifiuti Tares più salata per i contribuenti di Piazza

Oltre 5 milioni di euro la spesa annuale: la nuova tassa più alta del 60%. E intanto l’organico in servizio passa da 48 a 53 unità

PIAZZA ARMERINA. Oltre i 5 milioni di euro il costo annuale del servizio della raccolta rifiuti nella città dei mosaici, ma aumenta il numero dei dipendenti del cantiere armerino da portare con la nuova società Caltanissetta Provincia Sud. Con il conseguente aumento ulteriore del costo totale del servizio che dovrà essere pagato dai contribuenti piazzesi attraverso la stangata della nuova Tares, tributo che si preannuncia più "pesante" di almeno il 60/70 per cento della vecchia Tia. Cinque dipendenti sarebbero stati trasferiti con un ordine di servizio nella città dei mosaici, portando il numero del personale dai 48 precedenti ai 53 attuali. E nuovi trasferimenti pare possano scattare nei prossimi giorni. Il vicesindaco Giuseppe Mattia, ieri mattina, ha riferito alle commissioni consiliare Sanità e Bilancio, nel corso di una seduta congiunta dei due organi alla sala riunioni del settore Politiche sociali.
"Il 9 settembre abbiamo preso parte con il sindaco Filippo Miroddi e il dirigente comunale Mauro Mirci ad una riunione dei sindaci a Gela, sono stati trasferiti dall'Ato Enna cinque dipendenti al cantiere di Piazza, e pare possano arrivare altri ordini di servizio simili", ha sottolineato Mattia, aggiungendo: "L'amministrazione comunale contesta questo trasferimento così repentino e si dice contraria ad altri trasferimenti, anche perché il costo del servizio dipenderà anche dal numero dei dipendenti". Nelle due commissioni sono stati valutati alcuni dati: sarebbero sufficienti circa 1,5 lavoratori per ogni 1000 abitanti, quindi per il cantiere armerino dovrebbero essere sufficienti non più di 35 dipendenti. Ma il personale attuale, compresi gli ultimi trasferimenti, è di 53 unità. Sul mantenimento di tutti i posti di lavoro, però, la politica piazzese fa quadrato e si ritrova in piena sintonia.
"Non possiamo permetterci di perdere un solo posto di lavoro", ha sottolineato il consigliere Lillo Cimino. Il 24 settembre, sempre a Gela, il sindaco Miroddi tornerà ad incontrarsi con i colleghi sindaci nisseni che faranno parte della nuova Srr Caltanissetta Provincia Sud. La città dei mosaici, infatti, è uscita dall'ormai ex Ato Enna per passare con la nuova società nissena, giudicata più affidabile in termini di qualità del servizio e tenuta dei conti. Assenti durante la seduta delle due commissioni, però, i tre dirigenti che avrebbero dovuto fornire una serie di chiarimenti di carattere tecnico. Non erano presenti alla seduta, infatti, ne il ragioniere capo Alfonso Catalano, ne il dirigente del settore Ambiente Mauro Mirci e neanche il responsabile del settore Tributi Giuseppe Baiunco.
E per questo sono rimasti irrisolti molti nodi e perplessità legate allo stesso ammontare del servizio, alle varie voci che compongono il costo totale e sui margini per abbattere alcune spese. Occorre fare in fretta anche perché il 30 settembre dovrebbe già esserci il passaggio al nuovo sistema di raccolta rifiuti. Possibile, però, una proroga. La prima preoccupazione politica di tutti i gruppi consiliari, in questo momento, è quella del peso economico che dovrà avere la nuova Tares sui bilanci familiari per tenere a galla e in equilibrio i conti comunali. Si parla di un 60/70 per cento in più: in pratica chi prima pagava 180 euro l'anno per un'abitazione di 120 metri quadri, con 3 componenti del nucleo familiare, potrebbe ritrovarsi a pagare non meno di 300 euro l'anno.

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