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Il liceo classico fa le valigie: trasloco al Duca D’Aosta

Dopo sei anni di lezioni nell’ex caserma dei vigili del fuoco l’istituto si trasferisce nella sede dell’Itc. Ma lì arrivano i ragazzi dell’Alberghiero

ENNA. Torneranno tra i banchi in una vera scuola i docenti e gli studenti del liceo ginnasio Napoleone Colajanni che, dopo sei anni di permanenza nei locali dell'ex caserma dei vigili del fuoco in viale Diaz, si trasferisce nell'istituto dell'itc Duca D'Aosta. Ad andare a occupare la caserma, invece, saranno i ragazzi dell'istituto professionale alberghiero Federico II, 17 classi più qualche laboratorio che sino allo scorso anno sono stati ospitati nei locali dell'ex linguistico e che, quest'anno essendo scaduto il contratto di locazione, sono rimasti senza sede. La decisione di far trasferire il Colajanni piuttosto che il Federico II (inizialmente individuato dagli uffici della ex Provincia come destinatario del provvedimento di trasferimento), è stata presa, dopo polemiche e polveroni sollevati su più fronti, d'accordo tra i dirigenti dei due istituti Angelo Moceri e Paola Rubino e in collaborazione con il commissario straordinario Salvatore Caccamo che nei giorni scorsi ha disposto il sopralluogo al Duca D'Aosta da parte dei suoi tecnici per valutare la fattibilità del trasferimento. Dopo la stipula della convenzione, ieri mattina sono iniziate le operazioni di trasloco del liceo Colajanni, in fretta e furia essendo ormai davvero prossima l'apertura della scuola, mentre anche al Federico II lavoravano per la nuova organizzazione delle classi. E così i liceali ennesi, nonostante qualche muso storto tra loro e i genitori per le difficoltà logistiche e di collegamento che temono dover subire in particolare i pendolari, da domani e almeno per quest'anno (in attesa di poter tornare in via Roma) andranno a scuola in via Mazza.
Ad accoglierli ci saranno non solo il loro dirigente e corpo docente, ma anche il preside, i docenti e i coetanei dell'istituto "coinquilino" Duca D'Aosta "Per me è assolutamente indifferente che vengano i ragazzi del liceo piuttosto che quelli del professionale - dice il preside Itc Angelo Di Dio - Mi sento ancora profondamente rammaricato per le dichiarazioni che certa stampa ha pubblicato a mio nome, ma che non corrispondono né al mio pensiero, né alla mia formazione". "Io ho fatto presente alla provincia che la mia scuola aveva a disposizione 10 aule grandi, sdoppiabili perché con due ingressi e 2 piccole - continua il dirigente che è a capo anche del linguistico Lincoln - La decisione, in base alle esigenze dei due istituti".
Ingressi separati e accorgimenti divisori, per garantire il regolare svolgimento delle attività scolastiche in assoluta autonomia e pacifica convivenza tra i due istituti.

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