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Enna, cemento depotenziato Chiusura per il liceo

ENNA. Colonne e muri portanti trovati con il calcestruzzo depotenziato: chiusi per gravi problemi strutturali i due terzi del Liceo classico-scientifico «Gen. A. Cascino». Per 300 studenti del classico, in tutto dieci classi, l’anno scolastico inizia in trasferta, con il trasferimento nei locali dell’istituto professionale per i servizi sociali «M. Quattrino». Una tegola per l’edilizia scolastica piazzese, se si considera che da sempre l’edificio che ospita il classico-scientifico viene considerato il fiore all’occhiello delle infrastrutture scolastiche in provincia e non solo nella città dei mosaici. I sondaggi e carotaggi effettuati su diversi punti dell’edificio di Piano Sant’Ippolito hanno portato la Provincia a vietare, perché considerato inagibile e a rischio sismico e statico, gran parte della scuola. Rimangono momentaneamente in sede, invece, le altre 17 classi dello scientifico. Appena insediata, così, il nuovo dirigente scolastico Lidia Di Gangi si è trovata a dover affrontare e risolvere in tempi strettissimi un problema delicato e complesso, come quello del trasferimento in poco tempo di una parte importante dell’istituto in un altro edificio scolastico provinciale. «Di sicuro non è stata una bella sorpresa constatare, appena insediata, una situazione così grave», dichiara la professoressa Di Gangi. Tra i primi nodi da affrontare quello della previsione di un bus navetta in grado di collegare al centro città l’istituto professionale, situato in contrada Santa Croce, sulla provinciale per Mirabella. La preside ha già incontrato il sindaco Filippo Miroddi e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Filippo Sammarco, per discutere la questione e trovare una soluzione concreta al problema. Le parti dovranno a breve tornare ad incontrarsi. «Voglio ringraziare docenti e personale Ata per la professionalità e dedizione dimostrati nell’affrontare l’emergenza in questi primi e intensissimi giorni di scuola, e voglio rassicurare gli studenti e le loro famiglie perché, aldilà del problema logistico, l’attività didattica e progettuale dell’istituto sarà garantita con gli standard abituali», precisa il dirigente scolastico. 

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