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Concordia, figlia della dispersa colta da malore davanti a nave

ENNA. È crollata subito dopo l'intervista con i giornalisti Stefania Vincenzi, la figlia di Maria Luisa Tricarichi, la donna originaria di Leonforte ma residente ad Augusta, dispersa nel naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio dello scorso anno Stefania, é tornata sull'isola del Giglio il padre Elio. Stefania, racconta il padre, è stata soccorsa da personale della Costa Crociera. «Mia figlia é molto provata e rivedere la nave in piedi l'ha fatta piangere ripensando a quei tragici momenti di quella notte». Fu, infatti, la madre, che quella notte avrebbe compiuto 50 anni, e che era in compagnia di un'altra ennese Luisa Virzi il cui cadavere fu ritrovato due settimane dopo all'interno della nave, a cedere il posto nella scialuppa alla figlia e al fidanzato. I due ragazzi si salvarono, per le due amiche significó la morte. «A distanza di tempo rivivo con terrore quei momenti - dice Stefania - ritornare sull'isola é stato duro ma spero che il corpo di mia madre sia ritrovato». Stamani, a bordo di una imbarcazione della Guardia Costiera, i Vincenzi e Kevin Rebello, fratello del cameriere disperso, sono stati portati proprio a ridosso della nave. «Abbiamo potuto quasi toccare la Concordia e ci sono stati regalati due pezzi di quelle cime che salvarono la vita a centinaia di persone», dice commosso il signor Vincenzi che insieme alla figlia ha voluto disperdere in mare, proprio nella zona del ponte 4, dove furono ritrovati cinque corpi e dove si pensasse fosse la moglie, un mazzo di fiori. Le operazioni per arrivare in alcune zone della nave che non sono state ancora esplorate inizieranno nel tardo pomeriggio o piu probabilmente domattina. «Abbiamo avuto un incontro con la guardia costiera ed oggi mi sento ancora piu fiducioso che il corpo di mia moglie possa essere ritrovato», dice Elio Vincenzi.

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