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Nicosia, zona cinologica «dimenticata» C’è la diffida dell’Azienda silvo pastorale

NICOSIA. Quattro anni fa il decreto ma la zona cinologica ancora non parte. L’Azienda speciale silvo pastorale diffida la Ripartizione faunistico – venatoria di Enna che non ha affidato l’area individuata in contrada San Martino.


La zona cinologica stabile è stata ideata per ospitare l'addestramento, l'allenamento e le gare per cani da caccia. Le attività previste nell’area, che ha un’estensione di 13 ettari, sono simulazioni di caccia con lancio di animali con o senza abbattimento degli stessi. Oltre ad essere un luogo di ritrovo e allenamento per i locali era stata pensata per creare, almeno a livello di obiettivi programmatici, un turismo alternativo con un target medio – alto. Le gare e gli allenamenti di caccia alternativa prevedono anche l’abbattimento di fauna appartenente alle specie cacciabili, ma prodotte in allevamento mentre al suo interno è vietato l’esercizio dell’attività venatoria.


Dopo l’individuazione dell’area, deliberata dalla giunta municipale a gennaio 2009, nel luglio successivo arrivò il decreto regionale che l'ha istituita. Dopo il decreto di istituzione l’amministrazione comunale dichiarò di aspettare il bando regionale per ottenere i fondi necessari ad attrezzarla. Di zona cinologica si cominciò a parlare nell’estate del 2006. Inizialmente si era pensato che l’affidamento in gestione fosse di competenza comunale ma poi si chiarì che poteva occuparsi del bando di gestione solo la Ripartizione faunistica. Da anni l’associazione “Circolo cacciatori Salso” ne aveva fatto formale richiesta, ma l’affidamento non è mai arrivato.


La diffida inoltrata, per conoscenza, all’assessorato regionale all’Agricoltura ha l’obiettivo di arrivare al più presto ad un affidamento in gestione dell’area.

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