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Rifiuti, raccolta nel limbo a Piazza E si teme per i 30 operatori

Un decreto regionale appena pubblicato ha dato altri due mesi di tempo proprio per la gara delle nuove società

ENNA. Raccolta dei rifiuti, la città dei mosaici rischia di rimanere per settimane «terra di nessuno». Ma soprattutto rimangono gravi incertezze e dubbi sul futuro occupazionale di quasi 30 dipendenti, un fatto che potrebbe diventare una bomba sociale. Domani dovrebbe scattare il passaggio con la Srr Caltanissetta Provincia Sud, ma il piano per l'affidamento temporaneo del servizio non è ancora stato attivato. La gara non è stata effettuata, anche perché per le nuove società un decreto regionale fresco di pubblicazione ha dato altri due mesi di tempo proprio per la gara. Quindi Caltanissetta Provincia Sud per ora continua la raccolta con l'impresa precedente, esistente al tempo dell'Ato Cl, naturalmente una ditta non attiva nella città dei mosaici che fino ad oggi effettua la raccolta con mezzi e uomini dell'ormai ex Ato En. A sua volta da lunedì teoricamente i mezzi operativi a Piazza potrebbero rientrare a Enna che sta lavorando per far partire la Srr Provincia di Enna, alla quale il comune armerino non ha aderito. Chi raccoglierà i rifiuti in città nei prossimi giorni? Domanda alla quale nessuno ancora paradossalmente sa rispondere. Domani il sindaco Filippo Miroddi sarà a Palermo, al dipartimento regionale Rifiuti, per sbrogliare una difficilissima e complicata matassa. Sul piano del conferimento in discarica il primo cittadino firmerà un'ordinanza con cui scaricare i rifiuti a Gela. Sul piano della raccolta chiederà se possibile una prosecuzione temporanea e straordinaria del servizio con Sicilia Ambiente, per uno o due mesi, nelle more che la Srr Caltanissetta Provincia Sud affidi ad una nuova impresa il servizio. «Se per un cavillo non fosse possibile far continuare con un'ordinanza Sicilia Ambiente, dovremo rivolgerci all'impresa che attualmente opera a Caltanissetta e Gela, che però avrebbe bisogno di una o due settimane per organizzarsi", dice l'assessore Pippo Oliveri, con delega ai rapporti con il consiglio comunale. Insomma non verrebbe escluso un'emergenza rifiuti legata alla mancata raccolta dell'immondizia per alcuni giorni. Emergenza rifiuti, ma anche emergenza occupazionale? A quanto pare nel piano economico che stava partendo nei giorni scorsi nella Srr nissena l'affidamento temporaneo del servizio veniva calibrato solo per 35 unità lavorative. Il cantiere armerino ha attualmente 48 dipendenti, cui si aggiungono i trasferimenti di altri 15 unità che porterebbero a 63 il numero complessivo dei lavoratori. In pratica quasi 30 in meno rispetto al potenziale cantiere della città dei mosaici. «Nel piano che stava andando in gara, poi ritirato, erano previste 35 unità, per questo il sindaco Miroddi non ha firmato e ha dichiarato in assemblea dei sindaci che vuole rifatto un piano che tenga conto della realtà occupazionale del cantiere armerino, non possiamo permetterci di lasciare gente a casa", aggiunge l'assessore Oliveri.

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