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Papardura, restyling fatto Ma ora serve la manutenzione

ENNA. «L'attenzione sugli storici lavatoi di Papardura deve restare alta».


Questo è l'appello lanciato da Paolo Parrino presidente di Enna Nostra che comunque commenta positivamente l'accordo stipulato fra Comune, Consorzio di bonifica ed Enna Nostra. Adesso però c'è un'emergenza sulla quale intervenire immediatamente.


Proprio nella stessa area dei lavatoi un grosso tubo di rame «si è sganciato o si è rotto. Dallo stesso fuoriesce costantemente acqua che per il colore e per il cattivo odore sembra proprio che provenga da una fognatura». Parrino ritiene che Papardura debba essere valorizzata perché può diventare certamente meta di turisti interessati alla scoperta dei secoli passati.


«Ma questa valorizzazione non può intervenire se tutta l'area non viene tenuta costantemente pulita. Ed oggi - conclude il numero uno di Enna Nostra - non abbiamo solo il problema del tubo c'è dell'altro».


A questo riguardo interviene Franco Longo, un altro dirigente dell'associazione: «In atto ci sono due problemi da affrontare. Uno immediatamente risolvibile e un altro che ha la necessità di ottenere un finanziamento". Andiamo con il primo: "Non ha senso ripulire l'intera area, tagliare arbusti ed erbacce e poi lasciarle marcire nei pressi dei lavatoi. Il Comune deve intervenire immediatamente con un camion per ritirare quello che ormai è un rifiuto».


Secondo problema: «Bisogna rifare l'intera pavimentazione dentro i lavatoi, ripristinare quella che era una conduttura e riattivare l'illuminazione artistica predisposta decenni fa dalla Soprintendenza. È necessario quindi predisporre un progetto complessivo e poi andare alla ricerca di un finanziamento».


Il tutto però non può prescindere da una costante attenzione e manutenzione: «Specialmente in autunno con la caduta delle foglie i tubi interni dei lavatoi si otturano facilmente. È già successo e insieme ad altri amici di Enna Nostra li abbiamo ripuliti. Chiediamo costanza negli interventi - conclude Longo - senza tutto il lavoro già fatto dagli uomini del Consorzio di bonifica risulta assolutamente inutile». Anzi sono somme ed impegno buttate al vento. P.D.M.

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