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Cimitero di Enna, la storia che non cambia Erbacce e degrado nemici imbattibili

ENNA. È sempre la stessa storia, chiunque la riferisca, quando si parla del cimitero di Enna dove permane una condizione di degrado, visibile a tutti, e il malcontento dei cittadini che protestano. Scarsa la manutenzione ordinaria e inesistente quella straordinaria. Dopo la segnalazione di un cittadino siamo andati a vedere con i nostri occhi e partendo dal cancello nascosto dal viale alberato, ultimo dei tre accessi, abbiamo camminato per i viali principali e osservati anche quelli secondari, la visione non è stata quella che si addice a un luogo di culto.


Tante forse troppe le tombe antiche abbandonate e assolutamente precarie. In alcune zone erbacce che fuoriescono non solo dal pavimento dell'intera area bensì dalle stesse tombe sulle quali prolifera una vegetazione selvaggia che le deturpa. Non è la prima volta che sul nostro giornale denunciamo le lamentele dei cittadini, basti ricordare lo stato di assoluto decadimento in cui verteva loculario centrale, in parte ripulito ma dal quale ad oggi fuoriescono anche dagli stessi loculi erbacce che coprono le immagini dei defunti.


«È una vergogna - dice il signor Franco, con tono serio - questo non è il modo di rispettare la memoria dei nostri cari defunti». Come risaputo le casse del comune sono vuote e nonostante i progetti vociferati sul miglioramento delle strutture cimiteriali tutto resta invariato da anni. Un'altra donna incontrata al cimitero mentre deposita un lume votio nella tomba familiare ci dice: «Queste tombe disastrate mi impressionano molto e non riesco a recarmi qui da sola». Allo scenario lugubre si abbina una nota positiva la pulizia dei viali e dei cassonetti, che non è dovuta solamente all'imperizia del Comune ma anche della comunità e a riguardi il signore Enzo E. denuncia una altro fatto spiacevole che con il senso civico non ha nulla a che fare:


«Mia moglie riposa nei nuovi loculi all'ingresso del cimitero - spiega - e spesso quando vado a trovarla non trovo né i fiori né il vaso nel quale deporli". Questa testimonianza mette in luce un'altra mancanza ovvero quella di un'adeguata sorveglianza che eliminerebbe questi incresciosi episodi di vandalismo. Ma a oggi, nonostante le proteste tutto tace.

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