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Tribunale di Nicosia, riprende la trattativa

ENNA. Nella battaglia per salvare il Tribunale di Nicosia che prosegue ininterrottamente, oltre agli incontri, l'ultimo ieri prima ad Agira con l'onorevole Greco e quindi a Catania con un noto amministrativista e un consulente ministeriale, adesso si cerca l'interlocuzione diretta con il capo dipartimento dell'organizzazione giudiziaria Luigi Birritteri.
Una interlocuzione proposta da un gruppo di cittadini che gli ha inviato una lettera chiedendo al funzionario di partecipare in città ad un pubblico dibattito. La proposta non è peregrina e a sollecitarla, poco meno di un mese fa, fu lo stesso Luigi Birritteri che su uno dei più importanti quotidiani italiani, a seguito degi numerosi attacchi ricevuti nel corso della protesta contro la soppressione del Tribunale nicosiano di essere disponibile "anche per un pubblico dibattito" e "a valutare ogni possibile alternativa, concretamente praticabile".
"Da più di un mese facciamo riunioni per apprendere - spiegano nella lettera i cittadini del gruppo che invitano Luigi Birritteri - la complessità della materia del riordino della geografia giudiziaria. Il Tribunale è chiuso ma, abbiamo appreso nei nostri incontri, della possibilità dei decreti correttivi. Abbiamo però preso coscienza dei limiti legislativi e tecnici a decreti che prevedano l'istituzione della sezione staccata a Mistretta (gli amministratori del Circondario adesso non sembrano più propensi ad accettare la soluzione, ndr) mentre - aggiungono - ci è stato ben rappresentato il valore di un eventuale accordo tra comuni per procedere ad un accorpamento e della alternativa, assai più complicata ma non impossibile, di una proposta di legge, sia essa regionale o nazionale, per l'istituzione del tribunale di montagna o dei Nebrodi". L'obiettivo quindi sarebbe quello di un dibattito pubblico che chiarisca anche il valore degli accordi territoriali per salvare i presidi di giustizia. Si aspetta la risposta.

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