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Scuole dell'Ennese, si è raschiato tutto il barile: a rischio riscaldamenti e materiale

Senza il dissesto saranno trasferite altre somme ma un taglio di circa il 20% rispetto gli anni scorsi ci sarà comunque»

ENNA. Se sarà dissesto per la Provincia, lo tsunami economico travolgerà anche le scuole. Questa è l'unica certezza che il commissario Salvatore Caccamo e il dirigente del settore Ignazio Merlisenna si sono sentiti di prefigurare ai dirigenti scolastici e amministrativi presenti ieri pomeriggio nella sala del consiglio provinciale. Dai sindacati Cgil, Cisl e Uil è partito un appello: «Facciamo squadra - dice Giuseppe Adamo Uil Fp - per non affossare il territorio». Risposta immediata di Angelo Moceri preside della Dante Alighieri di Enna: «Il nostro contributo è scontato».
Caccamo ha ricordato che la Provincia pur in assenza di bilancio 2013 ha già «trasferito alle scuole sei dodicesimi rispetto alle dotazioni 2012». Ma adesso non c'è più liquidità e si attende la variazione di bilancio della Regione. La professoressa Piazza, del Maiorana di Piazza Armerina, ha chiesto la conferma della dotazione dello scorso anno. Merlisenna ha ricordato che già "la giunta Monaco aveva operato un taglio del 10 per cento e in queste ultime settimane se n'è aggiunta una seconda di un altro 10 per cento". Oggi gli scenari sono due. Senza il dissesto saranno trasferite alle scuole altre somme ma un taglio di circa il 20 per cento rispetto gli anni scorsi ci sarà. Se sarà dissesto invece non ci sarà più "un becco di un quattrino".

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