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Enna, un tunnel dal parcheggio a piazza centrale

ENNA. Le scale mobili per collegare l'area della Villa Farina con il centro città, piazza Vittorio Emanuele, saranno una realtà. Ne è convinto l'assessore comunale ai Lavori Pubblici Francesco Nasonte che nei giorni scorsi ha partecipato a Palermo ad un tavolo tecnico con la presenza dei rappresentanti del Genio civile, della Regione, della Provincia e del Comune.


«Il progetto - dice Nasonte - è stato già inserito nella programmazione 2014/20 che verrà finanziata dalla Comunità europea con i fondi Fas». Quindi le anticipazioni fornite dal sindaco Paolo Garofalo e dal segretario provinciale del Pd Mirello Crisafulli nel corso del suo intervento al congresso sono più che concrete.


«Abbiamo riattivato un progetto - dice Garofalo - sul quale noi crediamo molto. È un passo importante per dare una nuova viabilità all'intero perimetro cittadino». Il progetto prevede una spesa di 30 milioni di euro interamente a carico dell'Unione europea. Insomma la Regione ha dato il via libera al secondo progetto quello proposto dall'ex presidente della Provincia Giuseppe Monaco e stoppato qualche anno fa dal Genio civile ennese per eccessivo rischio idrogeologico.


Come mai tale rischio è scomparso nel giro di pochi anni? «Il Comune - continua Nasonte - è intervento nelle pendici con un programma di messa in sicurezza. È stato speso un milione e 200 mila euro e il rischio della zona è sceso di catalogazione. È passato da rischio 4 a rischio 1. Quindi i lavori si possono fare». L'intero progetto prevede la costruzione di una grande struttura che potrà ospitare ben 400 autovetture su più piani. Previsto anche un parcheggio a raso per 100 automobili. L'intero stabile verrà costruito proprio nei pressi della villa Farina da dove partirà un tunnel meccanizzato che collegherà il parcheggio con la centralissima piazza Vittorio Emanuele.


«È una soluzione importante per la città - conclude Francesco Nasonte - perché offre due risposte. Una prima riguardante la viabilità ed una seconda di tipo occupazionale. Un lavoro di 30 milioni di euro con strutture da gestire negli anni appresso sono una grossa opportunità».


Quindi è stato scartato il progetto originario, più avveniristico, dove aveva lavorato tanto anche la facoltà di Ingegneria dell'università Kore. Il percorso meccanizzato era più lungo e prendeva il via all'incirca dall'ex quadrivio Sant'Anna. Anche lì parcheggi multipiano e una serie di scale mobili che entravano nelle viscere dell'altopiano per sbucare nel centro cittadino. Secondo le previsioni l'intero tragitto Enna bassa-Enna alta durava circa 20 minuti. Il costo era chiaramente molto più alto ed arrivava a circa 70 milioni di euro. La mano pubblica doveva intervenire per il 50 per cento. La restante somma sarebbe stata investita da privati che avrebbero gestito la struttura per 30 anni.

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